Roberto Saviano: “Il mio disprezzo verso Salvini è immenso”

Terzo rinvio al processo per Roberto Saviano a causa dell'assenza "giustificata" di Matteo Salvini, ma lo scrittore insorge: "Provo disprezzo per lui"

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Terzo rinvio per il processo che coinvolge Roberto Saviano, accusato di diffamazione nei confronti di Matteo Salvini. L’accusa, partita dal ministro, si rifà alle parole che, soprattutto nel 2018, lo scrittore gli ha rivolto, ad esempio “ministro della mala vita“.

Roberto Saviano è deluso dall’atteggiamento di Salvini che lo ha portato a processo e che per ben tre volte non si è presentato, ma in “maniera giustificata“. Non ha espresso parole gentili nei confronti del ministro degli interni, specificando di non avere né stima né rispetto per lui.

Le parole furiose di Roberto Saviano

Roberto Saviano, in aula, ha rilasciato delle dichiarazioni spontanee, dopo l’ennesima assenza di Matteo Salvini: “Questo processo è cominciato nel febbraio del 2023 e da allora non è successo nulla. La querela presentata da Matteo Salvini nei miei confronti risale addirittura all’estate del 2018, poco prima che, inebriato dal successo e dall’arbitrio, chiedesse i ‘pieni poteri’, tra i quali quello, con evidenza, di ‘togliermi la scorta’, dunque revocare il regime di protezione: è anche di questo che dovrebbe venire a chiarire in quest’aula Matteo Salvini“.

Da quel febbraio 2023, con oggi sono ben tre le assenze ‘giustificate’ del testimone Matteo Salvini con motivazioni spesso risibili e, con il salto di qualità odierno, fino a coinvolgere nell’impedimento un testimone indicato dalla sua stessa difesa. Il messaggio è chiaro: questo processo non si deve fare“, ha dichiarato Saviano, furioso per le continue assenze.

Ha poi ribadito di non sopportare il ministro degli interni: “Il mio disprezzo verso Salvini è immenso, considero Salvini un traditore della democrazia, un uomo che sta portando il Paese a una deriva pericolosissima“.

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