Rivoluzione Meloni: addio legge Fornero e via al nuovo Rdc 

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Sul tavolo del consiglio dei ministri le manovre su cui il nuovo governo punta per rompere con il passato: pronti 30 miliardi per il caro energia 

Dal Ponte sullo stretto di Messina sino alla stretta sui redditi di cittadinanza, il centrodestra si muove sulla strade delle riforme. Il governo Meloni, infatti, intende rompere con il passato e dimostrare la sua volontà di distaccarsi dall’operato sino ad oggi realizzato. E mentre la premier Meloni, dopo essere stata impegnata nel G20, riunisce i capigruppo di maggioranza, i giovani in tutta Italia scendono in piazza per manifestare in vista di una serie di diritti sociali che potrebbero essere limitati. 

Caro energia, la manovra da 30 miliardi

Gran parte delle risorse stanziate saranno destinate a misure contro il caro energia. La manovra dovrebbe prevedere circa 30 miliardi di euro, ma bisognerà attendere il consiglio dei ministri programmato lunedì da cui ci si attende il varo della Legge di bilancio.

Ponte sullo stretto di Messina, in due anni

Il Ponte sullo stretto di Messina potrebbe diventare realtà. Ad annunciarlo è il ministro Matteo Salvini, alle Infrastrutture, che indica “due anni” come arco temporale plausibile per la realizzazione. Il 5 dicembre il vice premier leader della Lega sarà a Bruxelles: intende chiedere all’Europa la partecipazione diretta al finanziamento del progetto.

Reddito di cittadinanza, stretta per recuperare risorse

Per quanto riguarda il tanto discusso reddito di cittadinanza, si prevede una stretta che consentirà di recuperare numerose risorse. La funzione assistenzialistica resterà invariata per chi non può lavorare, ma si intende puntare a 18 mesi di reddito con 6 mesi di stop da dedicare alla formazione in vista di un ipotetico reinserimento nel mondo del lavoro. 

Pensioni, addio legge Fornero

Addio alla legge Fornero. Da gennaio arriva la quota 41 che sta ad indicare gli anni di contributi, con 61-62 anni di età. La riforma dedicata al pensionamento sarà valida, in questa formula, solo per il 2023, in vista di quella organica che il governo intenderà realizzare. 

Tutela delle famiglie e natalità restano però i veri e propri slogan della campagna elettorale che sono divenuti obiettivi dell’esecutivo Meloni. Ecco per cui un super bonus alle famiglie e un assegno unico che garantirà un importo maggiore a quelle con più figli.

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