“Meloni vuole mettere le mani sul Veneto” e “l’autonomia di Calderoli è un barzelletta“. Non le manda a dire Matteo Renzi, durante il suo soggiorno in Veneto in occasione della presentazione del suo nuovo libro Palla al Centro – La politica al tempo delle influencer. Al margine degli eventi il leader di Italia Viva va a ruota libera sulle ultime manovre del governo Meloni: in particolare si è soffermato a commentare la questione del terzo mandato, l’autonomia differenziata e poi ha aggiunto dettagli più personali sulla corsa per le europee di Italia Viva. L’evento in Veneto vedrà il leader di Italia Viva protagonista all’M9 a Mestre alle ore 11 e alle 15 al Crowne Plaza a Padova.
Terzo mandato, Renzi: “Meloni vuole il Veneto”
“Salvini sta facendo questa battaglia sul terzo mandato, ma in realtà la Meloni vuole mettere le mani sul Veneto, vuole mandare a casa Zaia e quindi la discussione che si sta svolgendo oggi a Roma è una discussione non sul terzo mandato ma sui rapporti di forza tra Meloni e Salvini e io non escludo che dopo le europee possano anche litigare”. Così si esprime Renzi sulla questione che più di tutte sta animando i rapporti tra il leader della Lega e Fratelli d’Italia.
È innegabile che il terzo mandato stia dividendo la maggioranza: al centro del dibattito la guida della Regione Veneto che accende gli interessi degli alleati e del centrodestra, che secondo il leader di Italia Viva non si limiterebbero all’approvazione del Ddl, ma celerebbero un interesse politico più concreto, sradicare la Lega dal Veneto per far diventare la regione azzurra.
Renzi sull’autonomia differenziata: “Una presa in giro”
“L’Autonomia disegnata da Calderoli è una barzelletta”. Parole dure quelle di Matteo Renzi sul Ddl Calderoli, rilasciate alla stampa alla fine dell’evento di presentazione del suo libro. “La vera Autonomia è rendere i sindaci, i presidenti di Regione, gli amministratori liberi dalla burocrazia. Ma Meloni e Salvini hanno fatto una accordo soltanto a parole sull’Autonomia. Vedrete che prima delle elezioni Europee smetteranno di parlarne per paura di perdere voti al Sud: questa non è una riforma costituzionale, è una presa in giro dei cittadini, a cominciare da quelli veneti”. Sono in pochi rimasti a difesa dell’attribuzione di nuovi poteri e funzioni alle Regioni, contro cui il governatore della Campania De Luca lotta con tutte le sue forze.
A conclusione delle dichiarazioni Renzi esprime ottimismo nei confronti della corsa per le europee, nonostante le difficoltà incontrate nella trattativa per un accordo tra Italia viva e Azione di Carlo Calenda. “Lista unitaria alle europee? Non ho la minima idea di quello che succederà. Noi siamo in campagna elettorale e se andremo da soli, non faremo il 4 ma il 5 per cento, lo vedo dall’entusiasmo crescente che c’è“.
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