Renzi, la politica del dubbio: Forza Italia in prima linea, Pd sullo sfondo

Renzi mira alle europee e al fatidico 4%. La politica del dubbio è l'arma di Italia Viva, con Forza Italia come primo bersaglio, seguito dal Pd

Carlotta Desirello
3 Min di lettura

Che ottenere il 4% alle prossime elezioni europee sia l’obiettivo a breve termine di Renzi per la “sua” Italia Viva è ormai cosa nota, ma da dove possano giungere le percentuali è ancora un work in progress. La festa del partito a Santa Severa ha però lasciato una grande verità: Forza Italia è il bersaglio principale; il terreno perfetto per far germogliare la politica del dubbio.

Renzi mira a Forza Italia

“Più che Forza Italia sembra Forse Italia”, il piano di Renzi è chiaro: insinuare, o meglio fare forza sui dubbi degli scontenti. Il primo step consiste nell’evidenziare i lati su cui l’elettorato ha più timori: “Da quando non c’è più Berlusconi, Forza Italia tentenna ogni giorno sulla giustizia, basta vedere cosa sta succedendo sulle intercettazioni”. La morte di Berlusconi ha, per forza di cose, instillato un senso di incertezza e le parole del leader di Italia Viva sono perfette per amplificarlo.

Buttare benzina sui dubbi e sulle preoccupazioni, però, non basta ed è il secondo passo quello decisivo: “Siamo gli unici che possono prendere i voti di quelli che chiedono una giustizia giusta”. Una frase che può sembrare casuale, ma è invece mirata e punta a convincere che risieda in Renzi la figura che può sopperire alle mancanze, di qualunque natura esse siano. Un insieme di parole che dicono nulla ma fanno intendere tutto, o meglio raccontano di un partito forte e deciso, ciò che ora più manca a Forza Italia.

Renzi e la solidità vuota di Italia Viva

Vittima della politica del dubbio, però, non è solo Forza Italia e anche l’attenzione degli elettori del Pd viene richiamata da Renzi: “Sul reddito di cittadinanza ci sono dichiarazioni di Zingaretti che dice che era una pagliacciata, Serracchiani faceva le battaglie in aula”. In questo caso, però, l’esposizione delle incertezze deve, per forza di cose, avere una maggiore forza: “Come fate, riformisti del Pd, a essere diventati la sesta stella? Riprendetevi, tornate in voi. Non pensiate che possa bastare la certezza di una ricandidatura, abbiate un po’ di dignità per voi stessi e per quello che avete combattuto”.

Una potenza che richiama ancora una volta la contrapposizione tra la fermezza di Italia Viva e l’instabilità delle idee dell’altro partito. Una solidità, però, viene da pensare, data da una mancanza di idee; un richiamo nei confronti di uno o più elettorati dato dalla rappresentazione di un porto sicuro in cui non c’è spazio per l’incertezza, ma, allo stesso modo, nemmeno per la crescita.

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