“Comunica bene ma governa male“. Questo è il resoconto di Matteo Renzi, leader di Italia Viva sull’operato di Giorgia Meloni, appena arrivata al giro di boa del suo esecutivo. Nel corso della presentazione del suo ultimo libro a Messina, il senatore di Rignano ha svelato una lettera formale redatta alla pagina 101 della pubblicazione in questione, che ha stampato e consegnato a mano alla premier. “Sii coraggiosa, Giorgia, se hai il coraggio“, provoca Renzi riferendosi alla richiesta esposta nella lettera riguardo la revoca del segreto di Stato sul caso Autogrill.
Il riferimento è all’incontro risalente al 23 dicembre 2020, tra il leader di Iv e l’allora agente dei servizi segreti, Marco Mancini, avvenuto all’autogrill di Fiano Romano. L’invito rivolto al Presidente del Consiglio è togliere il segreto sul caso e la risposta di Meloni non è tardata ad arrivare: “Ho già dato mandato di farlo“, appare infatti scritto a penna in fondo alla lettera.
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La provocazione di Renzi è rilegata alla contraddizione tra la “ridicola e assurda” apposizione del segreto di Stato su quello che il senatore ha definito “banalissimo” incontro in autogrill con lo 007 e la vicenda del generale libico Almasri. “Lo farà?”, si interroga il leader, fremendo nell’attesa che “finalmente capiremo chi dice bugie e chi racconta la verità. Il segreto di Stato è una cosa seria, non si usa per l’Autogrill“.
Renzi: “Ecco perché Meloni è un’influencer”
In merito al Governo Meloni, il senatore fiorentino tiene il pugno duro e afferma che la premier sia particolarmente predisposta alla comunicazione e alla propaganda, a suon di “decreti legge spot e poi le cose non vanno“. L’esempio esposto da Renzi riguarderebbe le liste d’attesa il cui Dl non ha impedito che “a Mazzara del Vallo, 206 referti che dovevano essere dati a malati di tumore per iniziare la terapia non sono stati dati, anzi la sanità siciliana ha fatto attendere 8 mesi“.
Meloni-Trump
Le critiche di Matteo Renzi non si sono limitate alla politica in casa ma si sono aperte anche all’orizzonte atlantico, quindi al rapporto tra Giorgia Meloni e il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Nello specifico, il senatore analizza le mosse non definite dell’esecutivo che vuole stare dalla parte del Tycoon nonostante le invettive sull’Europa e i dazi imposti ma sostenere l’economia italiana. “Se Trump – si spiega Renzi – vuole distruggere le aziende italiane immagino che Giorgia Meloni dica: caro Trump noi pensiamo all’Italia, invece mi sembra, che sia preoccupata di baciare la pantofola agli americani. Io sono per il rapporto con gli americani, ma se vogliono distruggere le aziende italiane io difendo le aziende italiane“.
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