Renzi sui centri in Albania: “Iniziativa fallimentare”

Ha sottolineato l’importanza di mantenere la trasparenza e ha invitato a una riflessione seria sulla politica estera

Redazione
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La controversia innescata dalla mail pubblicata da Il Tempo, in cui un magistrato definisce «pericoloso» il comportamento della premier Giorgia Meloni, ha portato Matteo Renzi a prendere una posizione chiara: «I magistrati che attaccano Meloni sbagliano. È uno scandalo». Tuttavia, Renzi critica aspramente anche la decisione di aprire due centri per migranti in Albania, considerandola una scelta errata.

Interrogato sulla questione, Renzi ha affermato che i centri in Albania rappresentano un esempio di propaganda inefficace. «Giorgia Meloni potrebbe utilizzare quel miliardo di euro per migliorare la sicurezza dei cittadini, anziché sprecarlo in un’iniziativa fallimentare», ha dichiarato. Secondo lui, questa decisione contraddice la richiesta di sacrifici contenuta nella legge di bilancio.

Le parole di Renzi

In merito alla recente sentenza del tribunale di Roma, che considera Egitto e Bangladesh Paesi non sicuri, Renzi ha sostenuto che il governo ha ignorato deliberatamente le normative europee. «Questo è un errore politico oltre che giuridico», ha affermato, sottolineando l’importanza di rispettare i diritti europei.

La questione si complica ulteriormente con le dichiarazioni di un magistrato di Magistratura Democratica, che suggerisce che Meloni rappresenti una minaccia maggiore rispetto a Berlusconi. Renzi ha definito questa affermazione uno scandalo, evidenziando che l’ideologizzazione dei magistrati è dannosa. Ha notato che, mentre la premier è criticabile per le sue scelte, gli attacchi dei magistrati servono solo a darle l’opportunità di posarsi come vittima.

Riguardo alla politicizzazione della magistratura, Renzi ha concordato che sia un problema. Ha citato le parole di Emilio Sirianni, mettendo in evidenza la natura corporativa di Magistratura Democratica. Tuttavia, ha anche affermato che l’operazione Albania rappresenta un grave errore da parte della premier.

Renzi ha condiviso la sua esperienza con la magistratura, notando che non tutti i politici vengono indagati e che la maggior parte reagisce in modi diversi. Ha deciso di difendersi con i mezzi legali e ha ottenuto successi nelle sue battaglie legali, affermando che i pm di Firenze hanno violato la legge.

Ha inoltre espresso l’opinione che i magistrati debbano essere responsabili delle loro azioni, sostenendo che dovrebbero affrontare le conseguenze se danneggiano ingiustamente un innocente. Riguardo alla separazione delle carriere in magistratura, Renzi si è dichiarato favorevole, aggiungendo la necessità di distinguere tra giudici capaci e incapaci.

Infine, ha commentato le indagini della procura di Perugia, criticando l’ipocrisia del Movimento 5 Stelle in relazione alle intercettazioni. Ha sottolineato l’importanza di mantenere la trasparenza e ha invitato a una riflessione seria sulla politica estera, esprimendo la necessità di una posizione chiara e di condanna dell’antisemitismo.

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