Renzi sul campo largo: “Con i veti si perde, Schlein ha fatto scelta coraggiosa”

Angelo Bonelli di Avs sembra aprire ad uno spiraglio di speranza: "Noi non abbiamo posto alcun veto, io i veti li ho sempre subiti. Ma c'è la consapevolezza che non si possono più riproporre gli errori compiuti nel passato"

Redazione
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Veto Conte-Avs su di me? L’ultima volta che Fratoianni, Bonelli e Conte hanno espresso questo giudizio rispettabile era in Basilicata e con la loro valutazione la sinistra ha perso e ha vinto Vito Bardi” con queste parole il leader di Italia Viva Matteo Renzi mette un punto sulla questione delicata del “campo largo“, ribadendo che “se la sinistra vuole mettere veti perde, se il centro-sinistra vuole prendere i voti vince“.

L’ex sindaco di Firenze ha le idee chiare e ritiene che la sua partecipazione alla coalizione di centrosinistra possa essere un valore aggiunto fondamentale per la creazione di un’alternativa alle destre e per riportare la sinistra al governo. Un’apertura che secondo Renzi “è stata una scelta coraggiosa sia da parte di Schlein che ha aperto all’invito, sia da parte sua che ha accettato“, anche considerando l’ipotesi di perdere qualche parlamentare.

Alla fine dei conti però, la scelta è sembrata efficace al partito e solamente un parlamentare su sedici ha mostrato la sua contrarietà, anche se secondo Renzi sarà l’assemblea di Italia Viva a settembre che decreterà i risultati di questa scelta. Per ora c’è la quasi certezza di una volontà a partecipare e anche Angelo Bonelli di Avs sembra aprire ad uno spiraglio di speranza: “Noi non abbiamo posto alcun veto, io i veti li ho sempre subiti. Ma c’è la consapevolezza che non si possono più riproporre gli errori compiuti nel passato“.

Renzi: “Ho firmato contro l’Autonomia, legge che spacca l’Italia

Matteo Renzi ha detto la sua sulla questione in occasione della sua visita ai banchetti per la raccolta firme contro l’Autonomia differenziata, a largo Argentina a Roma. Il leader di Italia Viva ha dichiarato di aver firmato a favore del referendum, per fermare “una legge che danneggia l’Italia da nord a Sud“, per poi rispondere ai cronisti presenti sulle ultime notizie che riguardano il suo partito.

Se vogliamo parlare di passato con Conte, volentieri, io non ho mai firmato i decreti Salvini sull’immigrazione, ma non mi interessa ragionare del passato” ha sostenuto Renzi, spiegando che “se non c’è la possibilità di fare un accordo, i responsabili dei veti spiegheranno perché, due anni dopo il regalo di Enrico Letta, rifanno un regalo a Giorgia Meloni“, per poi aggiungere: “Volete tenere Meloni al Governo? Mettete i veti. Volete cambiare? Confrontatevi sui contenuti“.

Giorgia Meloni in dubbio su Von der Leyen
Giorgia Meloni, presidente del Consiglio

Renzi ha poi elencato le posizioni di Italia Viva rispetto agli altri partiti che potrebbero entrare a far parte della coalizione: “Sulla Rai andiamo nella stessa direzione, su altri temi abbiamo opinioni diverse. Per esempio sul referendum sul Jobs Act io ho un’opinione diversa da Elly Schlein, Maurizio Landini, Fratoianni, Bonelli e Conte, anche se una parte del Pd la pensa come me, ma non mi interessa, perché è un problema del Pd. Le alleanze si fanno tra persone diverse, tra storie diverse e tra coalizioni diverse“.

Tornando poi a parlare del referendum sull’Autonomia differenziata, l’ex Presidente del Consiglio ha sostenuto che quest’ultimo potrebbe rappresentare “la prima occasione per dare un segnale chiaro di sfiducia al governo Meloni da parte dei cittadini“. Secondo Renzi, infatti raggiungere il quorum sarebbe possibile, come dimostrano le centinaia di migliaia di firme raccolte in così poco tempo.

Renzi sul Dl Carceri: “Io più garantista di Nordio

Il leader di Italia Viva non ha potuto evitare di commentare il provvedimento del governo sull’emergenza carceri, approvato ieri alla Camera tra lo sdegno del centrosinistra. “Sulla riforma della giustizia sono molto più garantista anche di Nordio, che a parole è il numero uno, ma nei fatti purtroppo il rapporto all’interno di quel ministero  è improvvisamente cambiato” ha dichiarato l’ex sindaco di Firenze, spiegando che “alla prova dei fatti il governo è giustizialista perché non segue Nordio ma il sottosegretario Delmastro“.

Matteo Renzi ha poi attaccato direttamente il ministro della Giustizia, sostenendo che Nordio “sono due anni che chiacchiera. Dopo due anni cos’è successo, tanti titoli e poi hanno messo nuovi reati su tutto“, per poi affondare: “È un governo che per qualsiasi fatto di cronaca fa un tweet e una nuova forma di reato. Questo è un governo giustizialista? Certo. Questo è un  governo garantista? Mai“.

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