Regionali Umbria come banco di prova nazionale: la posta in gioco per Meloni e Schlein

Schlein ha invece esultato per il comunicato della Corte Costituzionale che ha dichiarato l'illegittimità costituzionale di molte parti dell'autonomia differenziata

Redazione
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Si avvicinano sempre di più le le elezioni regionali in Umbria, previste per domenica 17 e lunedì 18 novembre. E Giorgia Meloni ed Elly Schlein si sono recate ieri a Perugia per sostenere le rispettive candidate e terminare la campagna elettorale: Donatella Tesei, del centrodestra, e Stefania Proietti, del centrosinistra. Per la premier vincere in queste elezioni sarebbe confermare la forza del centrodestra, ottenendo 12 vittorie su 13 alle regionali da quando è al governo. Per la leader dem, invece, vorrebbe dire proporre un’idea di coalizione vincente.

Regionali Umbria: Meloni vs Schlein

Quasi contemporaneamente le due leader avversarie si sono trovate ieri a parlare davanti al pubblico perugino per sostenere le candidate alle regionali. Meloni è intervenuta dall’auditorium San Francesco insieme agli altri leader del centrodestra, Schlein era invece da sola, al teatro Brecht. E come successo già in passato, nelle parole dell’una c’è sempre un riferimento all’altra e viceversa.

La premier ha chiuso la campagna elettorale ribadendo il legame del centrodestra con i cittadini. “Quando guardi i talk o leggi i giornaloni, a sinistra sembrano fortissimi, poi al mercato, fra la gente, scopri che fortissimo è il centrodestra fra i cittadini”, ha affermato, sottolineando come nonostante le sfide internazionali, il governo goda ancora di un sostegno superiore rispetto all’inizio del mandato.

Ha dichiarato che i loro risultati saranno la risposta all’odio degli avversari e che se loro sono uniti, la sinistra non è per niente coesa. Meloni ha poi parlato delle misure economiche del governo e del tema immigrazione, ribadendo l’intenzione di andare avanti con politiche contro i flussi irregolari, pur rispettando le istituzioni e la magistratura. 

La parte in cui ha criticato maggiormente i dem è stata quando ha affrontato la questione della nomina di Raffaele Fitto come vicepresidente della Commissione Ue. Per la premier la nomina di Fitto è un successo per l’Italia, quindi ha criticato l’opposizione del Pse, di cui fa parte il Pd. “Mi sarei aspettata un sostegno generalizzato”, ha dichiarato, accusando la sinistra di ostacolare il percorso italiano per motivi politici.

Quindi ha sollecitato Schlein a chiarire la posizione del partito su Fitto. “Non deve rispondere a me, ma ai cittadini italiani. Le persone serie fanno così,” ha dichiarato. Meloni ha continuato ad attaccare gli avversari, dichiarando che “hanno sperato che l’Italia affondasse con questo governo per punire gli italiani perché non hanno votato per loro” e che “preferirebbero governare un cumulo di macerie piuttosto che restare all’opposizione in una terra prospera”.

A pochi chilometri di distanza, Schlein ha parlato dei temi della della sanità, del lavoro, del salario minimo, della parità di genere, della scuola, e poi di asili, industrie e autonomia differenziata. Sulla sanità ha dichiarato che recentemente la sua candidata è stata attaccata per aver denunciato la situazione degli ospedali svuotati, senza personale e senza attrezzature. Se la candidata del centrodestra punta ad aumentare il privato a discapito del pubblico, “noi non ci stiamo”. “È ora di cambiare rotta, perché vogliamo una sanità pubblica forte, non un sistema che arricchisce i privati a scapito dei cittadini. Tra tre giorni votiamo per il futuro dell’Umbria e per la sanità pubblica di tutti”. 

Ha poi attaccato il governo sulla scuola: “Meloni vuole eliminare 6mila insegnanti e 2mila amministrativi, vuol dire smantellare la scuola pubblica. Lo hanno già fatto con il dimensionamento scolastico”. La leader dem ha affermato che questa destra “che ogni giorno grida al complotto dei poteri forti se li è portati in casa con giganteschi conflitti di interessi, piena di gente che investe nella sanità privata e nella università privata, un modello di società diverso da quello che proponiamo noi, un modello di società in cui ritoccano le norme per aumentare le diseguaglianze anziché diminuirle“.

Un esempio di questo per la segretaria Pd è arrivato proprio ieri sera con la Corte costituzionale che ha dichiarato l’illegittimità costituzionale di molte parti dell’autonomia differenziata. “Salvini regali la Costituzione a Meloni così la leggeranno insieme” ha commentato. Schlein ha dichiarato quindi che questa è una “battaglia contro l’erosione dei servizi pubblici e ha richiamato tutte le forze alternative alla destra “che hanno trovato in Proietti la candidata in grado di rappresentarle in modo credibile”. “Evviva l’Umbria, evviva l’Italia antifascista”, ha salutato così la platea, chiudendo la campagna elettorale.

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