Regionali Sardegna come banco di prova per le europee: riunti a Cagliari i leader della destra

Sembra che le elezioni in Sardegna rispecchino le scelte dell'intera nazione, ed è per questa ragione che i leader dell'intero arco costituzionale faranno di tutto per trionfare questa domenica 25 alle Regionali in Sardegna

Redazione
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Oggi i leader del centrodestra si ritroveranno a Cagliari, in occasione della fiera del capoluogo, per sostenere il candidato Paolo Truzzu. Nonostante le tensioni che animano la coalizione, dalla questione del terzo mandato al quella della Basilicata, la premier Meloni, i ministri Antonio Tajani e Matteo Salvini dovranno mostrarsi uniti a supporto del candidato governatore, per evitare una sconfitta. Lo stesso vale per la segretaria dem Elly Schlein che è appena riapprodata sulla terraferma in seguito alla campagna a sostegno di Alessandra Todde, la candidata del Campo Largo.

Regionali Sardegna, in palio la vittoria alle europee

Le elezioni regionali per la Sardegna sono previste per questa domenica e la campagna elettorale sta volgendo al termine. In palio c’è una posta molto alta, le europee: perché? In generale, sembra che la piega delle elezioni di giugno prenda le mosse dalle tendenze delle Regionali, come se la Sardegna rispecchiasse le scelte dell’intera nazione, ed è per questa ragione che i leader dell’ intero arco costituzionale faranno di tutto per trionfare.

Paolo Truzzu
Paolo Truzzu

Alla fiera di Cagliari, è prevista per questo pomeriggio la visita di Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Antonio Tajani uniti a sostegno di Truzzu, il candidato del centrodestra. Chiusura in mano ai sardi invece per la campagna di Alessandra Todde, alla testa del Campo Largo di centrosinistra. Continua anche la campagna di Renato Soru, candidato della Coalizione sarda e quella di Lucia Chessa della lista Sardigna R-esiste.

Regionali Sardegna, le tensioni del centrodestra

Si ricordi che nel centrodestra si è particolarmente dibattuto sul candidato da presentare in Sardegna. La Lega voleva riproporre il candidato uscente, fedelmente leghista, Christian Solinas, ma gli equilibri nella coalizione sono cambiati e la posizione di Salvini si è notevolmente indebolita: il braccio di ferro tra Salvini e Meloni è stato vinto da quest’ultima che in Sardegna ha candidato il suo uomo, Paolo Truzzu.

Matteo Salvini e Giorgia Meloni
Matteo Salvini e Giorgia Meloni

La battaglia si era poi spostata in Basilicata, dove le elezioni sono previste per aprile, in cui la premier Meloni vorrebbe imporre il suo dominio a scapito della Lega, di nuovo.

Ultimo terreno di scontro per la coalizione è la questione del terzo mandato su cui non si trova un accordo: proprio di ieri la notizia secondo cui la posizione della Lega rimane salda e l’emendamento non viene ritirato nonostante la contrarietà di Forza Italia e Fratelli d’Italia. Un’ulteriore smacco sarebbe sconveniente per l’intera coalizione di maggioranza ed è per questo è probabile che il voto sul terzo mandato slitterà a dopo le europee: in questo quadro ipotetico, Tajani e Meloni non forzerebbero la mano contro Salvini che non si mostra disponibile ad allentare la presa sull’emendamento.

Il centrodestra è diviso, ma ha in programma di presentarsi unito e ben saldo alla campagna elettorale sarda che si chiuderà venerdì. Lo stesso si può dire del centrosinistra che ha mostrato disponibilità nei confronti della candidata Todde che però ha deciso di concludere la campagna elettorale senza i big, pretendendo che “la chiusura della campagna elettorale sia tutta sarda, perché questa è la battaglia dei sardi“.

Le elezioni di domenica 25, concentrate in una sola giornata, non sono da sottovalutare poichè rappresentano il banco di prova in cui uno spaccato centrodestra e uno speranzoso centrosinistra si confronteranno prima della grande sfida delle europee.

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