Regionali Fvg, i big sfilano per Fedriga

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Appuntamento alle urne per domenica e lunedì. Meloni in video-collegamento: “Massimiliano alleato leale”. Presidenzialismo? “Una delle prossime riforme che vareremo”. Polemica a distanza Salvini-Schlein su Pnrr e Codice appalti

La costante presenza dei leader in Friuli Venezia Giulia, da almeno una settimana, è il segno che l’importanza di queste elezioni supera i confini di questa piccola regione da 1,2 milioni di persone a nord-est del Paese. E che conseguenze potrebbero ripercuotersi perfino all’ interno della maggioranza, al doppiare la boa dei 5 mesi del Governo. Tanto più devono essere presenze significative perché sembra scontata la vittoria di Massimiliano Fedriga, leghista da sempre, governatore uscente alla fine del primo mandato e candidato.

Meloni in video-collegamento: “Massimiliano alleato leale”

“Massimiliano è per me un amico, un amministratore capace, un alleato leale”. Così la premier Giorgia Meloni, in video collegamento con il comizio di chiusura, tenutosi a Udine, della campagna per le regionali e le amministrative di domenica e lunedì, il cui il centrodestra ricandida, rispettivamente, il governatore uscente Massimiliano Fedriga e il sindaco uscente Pietro Fontanini. “Sono mortificata, non ce l’ho fatta – ammette dispiaciuta – Solitamente riusciamo a mettere insieme le tantissime cose che dobbiamo fare, stavolta ho fallito, non sono riuscita a prendere l’ultimo volo utile per arrivare in tempo ma credo mi perdonerete”.

Meloni, presidenzialismo: “Una delle prossime riforme che vareremo”

L’occasione è ghiotta per rimarcare le battaglie più care all’esecutivo – “Salvini e Tajani stanno condividendo un lavoro entusiasmante e faticosissimo” –. Dal presidenzialismo al recente dibattito sull’introduzione del reato universale di maternità surrogata, la premier Meloni lancia tutte le sue cartucce, sottolineando la compattezza della coalizione: “Mi pare siano altri ad a essere un po’ nervosetti. Dov’è il disastro che il governo di centrodestra avrebbe portato, l’isolamento internazionale, dov’è il nervosismo dei mercati?”, chiede.  “Entro la fine della legislatura porteremo a casa una riforma istituzionale in senso presidenziale”, tuona, e cita il modello governativo delle regioni. “Chiedetevi – osserva – se non sarebbe meglio un modello più simile a questo piuttosto che quello ha impantanato nelle beghe” tra partiti il Parlamento. “Questa – promette – è una delle prossime riforme che vareremo”.

Salvini: “Avanti come treni”

All’evento, presente anche Matteo Salvini che rincara la dose sul benessere della maggioranza: Più provano a farmi litigare con Giorgia e Silvio, più ci uniamo: andremo avanti come un treno per i prossimi cinque anni”. “Quello di domenica – dice poi tornando al focus della giornata – è un voto di orgoglio e di identità: il Friuli esiste, lavora, fatica, si impegna e vota, non vota a sinistra a occhio ma questo è il bello della democrazia”. Per il ministro dei Trasporti, Fedriga è “tra i migliori governatori mai avuti dalla Lega”.

Tajani: “Fvg regione chiave”

“Vogliamo vincere a Udine e in Friuli Venezia Giulia per continuare a governare bene questa regione”, afferma il ministro degli Affari esteri Antonio Tajani. “Grazie all’azione del centrodestra – prosegue – questa non è più una regione marginale. Guardiamo ai Balcani, al Fvg toccherà un ruolo centrale per la politica estera del nostro Paese”. “Siamo convinti – aggiunge – che questa nuova politica permetterà alle imprese del Fvg di essere protagoniste e aumentare le esportazioni verso i Balcani. Grazie al nostro lavoro, il Fvg non è più la regione all’estremo oriente del nostro Paese, è una regione chiave: è un cambiamento storico, che porterà benefici”.

Il pressure test per la Lega

Appuntamento a domenica e lunedì. Le urne dovranno misurare la tenuta della Lega dopo il calo alle politiche, e la montante ondata dei Fratelli d’Italia che potrebbero rendere più agitate le acque in cui navigherà il governatore. Il tentativo di questi di bissare il successo di Zaia in Veneto, con una propria lista con nome proprio, così smarcandosi da un’eredità Lega, è ambizione che oggi sembra difficile. Ci sono poi altri due fattori che gli analisti dovranno analizzare dal 3 aprile pomeriggio, a urne chiuse: astensionismo – che preoccupa entrambi gli schieramenti – e il consenso che otterrà il candidato di centrosinistra, Massimo Moretuzzo.

Schlein vs Salvini, Trieste e Udine arena di scontri

Non solo passerella di big. Trieste e Udine sono state arena di scontri a distanza tra Schlein e Salvini, che si sono quasi incrociati fisicamente in piazze diverse. Motivo della polemica, Pnrr e Codice appalti. Salvini ha assicurato che “i soldi li spendiamo tutti e bene”, incalzato dalla Segretaria che chiede il ministro Fitto in Parlamento per sapere l’attuazione dei progetti: “Hanno detto che erano pronti ma mi sembra che pronti non sono”. Accesi i toni sul Codice degli appalti: Salvini sostiene che l'”Anac fortunatamente ha cambiato rotta e i sindaci da potenziali delinquenti sono diventati degli eroi nel corso della giornata”. Schlein rintuzza: “L’attacco che questo Governo sta facendo al Codice degli appalti ci preoccupa molto in prospettiva per il Paese”.

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