“Il partito democratico sosterrà i 5 referendum“, lo ha confermato la segretaria del Pd, Elly Schlein, a margine dell’incontro con Maurizio Landini, segretario della Cgil, giunto nella sede del Nazareno per avere un confronto con il partito proprio sul tema dei referendum dell’8 e del 9 giugno sul lavoro e sulla cittadinanza. In due ore di vertice, i due leader hanno discusso anche di temi di attualità che non rientrano nelle questioni affrontate dai cinque quesiti, come dimostrano le parole del presidente del sindacato, che ha lanciato un appello al governo affinché questo non aumenti la spesa sul riarmo.
“È il momento di spendere i fondi del Pnrr e di coesione per fare cose necessarie: infrastrutture, politica industriale, creare lavoro, recuperare i ritardi che abbiamo sull’innovazione“, ha tuonato il segretario a margine dell’incontro, ribadendo che l’Italia deve concentrarsi sui temi sociali, anche attraverso i referendum, per puntare l’attenzione su strategie che migliorino la vita dei lavoratori e in generale dei cittadini italiani.
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I cinque quesiti che saranno sottoposti alla cittadinanza il prossimo giugno, in concomitanza con le elezioni comunali, trattano appunto di diritti e sicurezza dei lavoratori oltre che di cittadinanza. Gli italiani potranno decidere sull’abrogazione della disciplina sui licenziamenti del contratto a tutele crescenti del Jobs Act, sulla cancellazione del tetto delle indennità nei licenziamenti nelle piccole imprese, sull’obbligo per i datori di lavoro di indicare una giustificazione per le assunzioni a termine inferiori a 12 mesi e sulla sicurezza sul lavoro, in riferimento alla responsabilità del committente, che non sarà più limitata solamente ai rischi generici, ma anche a quelli specifici dell’appaltatore.
L’ultimo quesito, poi, riguarda la richiesta di cittadinanza per gli stranieri residenti in Italia, con la possibilità di rendere l’ottenimento dello status di italiano in modo più semplice, dimezzando il tempo finora richiesto, ovvero facendolo passare da 10 a 5 anni.
Referendum, Schlein: “Le persone devono essere informate che l’8 e il 9 giugno si voterà”
La segretaria del Pd, oltre ad annunciare la vicinanza del partito ai quesiti proposti dalla Cgil, ha sottolineato che un passaggio importante affinché il referendum sia efficace riguarda le informazioni date ai cittadini. “Anzitutto bisogna informare le persone che l’8 e il 9 giugno si vota“, ha spiegato, auspicando che non si presenti nuovamente il tragico problema dell’astensione, che ormai da anni attanaglia il nostro Paese.
La partecipazione dei cittadini risulta importante soprattutto per i temi che vengono affrontati in questa votazione. I diritti e la sicurezza dei lavoratori sono infatti due temi cari all’Italia, la cui Costituzione, come ribadito da Schlein, “dice che la Repubblica è fondata sul lavoro dignitoso, sul lavoro di qualità, non precario, non povero e sicuro“. Proprio in questo senso sta agendo la mobilitazione della Cgil, sostenuta dal Pd, con l’obiettivo di sfruttare il giorno del voto “per dire la nostra, cambiare e migliorare concretamente la qualità della vita delle persone“.
Non trascurabile neanche il tentativo di rendere meno complesso il percorso per l’ottenimento della cittadinanza italiana. Una sfida a cui il Pd si dice “felice di contribuire“, soprattutto con il proposito di ricordare ai cittadini che “c’è sempre un buon motivo per votare, per partecipare“.
Referendum, Landini: “Abbiamo chiesto incontri al governo, non abbiamo mai avuto risposta”
Il leader della Cgil ha annunciato di aver chiesto incontri valutativi con tutte le forze politiche, proprio per avere a disposizione tutti gli strumenti possibili per informare i cittadini sul referendum. Dopo l’incontro col Pd, e quello della scorsa settimana con Italia Viva, Landini incontrerà oggi pomeriggio il M5S e Avs. Gli unici a non aver accettato la sua proposta sono stati i partiti di maggioranza, su cui però la Cgil continuerà ad insistere.
“C’è bisogno di dare una grande informazione sul fatto che c’è il referendum“, ha infatti ricordato Landini, sottolineando di voler sollecitare incontri con il centrodestra anche nei prossimi giorni, in quanto “pensiamo che qualsiasi forze politica oggi debba dire ai cittadini di andare a votare“. Sull’incontro con il Pd, invece, il segretario della Cgil si è detto soddisfatto della condivisione trovata su cinque quesiti che, dal suo punto di vista, “servono a cancellare leggi sbagliate, dare diritti alle persone che lavorano, dare diritti di cittadinanza a chi non li ha, rimettere al centro la qualità della vita e del lavoro“.
Proprio per l’importanza dei temi affrontati, quindi, il proposito del sindacato è quello di portare in pazza una grande campagna elettorale, che convinca milioni di cittadini a votare. In questo modo sarà quindi possibile dimostrare alla maggioranza che il Paese vuole lo stop alla precarietà e il miglioramento delle condizioni di vita. Proprio in questo senso, Landini ha chiesto al governo di valutare adeguatamente le eventuali spese per il riarmo.
Piuttosto che sulla difesa, il segretario chiede maggiori fondi per i temi sociali, che realmente servono al benessere della cittadinanza. “Queste cose le abbiamo dette in modo molto chiaro. Pensiamo che oggi la pace non la si costruisce aumentando le spese militari, ma se la politica e la diplomazia tornano ad avere un ruolo“, ha infatti tuonato il segretario della Cgil.
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