Referendum e mobilitazioni sono i principali impegni che Avs ha segnato in agenda per la prossima primavera. Nel corso di una conferenza stampa, Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni hanno, infatti, presentato i quesiti referendari e le azioni di mobilitazioni che saranno presto messe in campo con l’obiettivo primario di “migliorare la vita degli italiani“.
I referendum esposti da Avs
Alleanza Verdi e Sinistra, per Fratoianni, leader del partito, si mette in gioco, “per cinque convinti sì“, perché in ballo ci sono quesiti concreti “che parlano a milioni di italiani“. E’ stato così esposto il proposito primario dell’impegno che punterebbe a garantire i diritti e la qualità del lavoro oltre ai diritti sociali e di cittadinanza. “Sono referendum – spiega il Segretario di Sinistra Italiana – contro le discriminazioni che colpiscono ingiustamente gli italiani che lavorano e pagano le tasse” in Italia, ma che “non vengono riconosciuti come tali da una legge vetusta, che non sta al passo con la libertà di questo Paese“.
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Nello specifico, i quesiti riguarerebbero la cittadinanza per gli extracomunitari, sul Jobs Act, ossia una riforma del diritto del lavoro volta a flessibilizzare il mercato del lavoro, oltre che sull’indennità di licenziamento nelle piccole imprese, sui contratti di lavoro a termine e sulla responsabilità solidale del committente negli appalti.
La campagna di mobilitazione
A Montecitorio, i due esponenti di Avs hanno anche presentato alla stampa una “campagna di mobilitazione importante” sulla quale intenderebbero investire in modo sostanzioso. Una campagna che, come rimarcato da Bonelli, sarà “aperta a tutti i partiti dell’opposizione che vorranno seguirci“. Al Governo, Fratoianni chiede di fissare quanto prima la data dei Referendum che dovranno svolgersi tra il 15 aprile e il 15 giugno 2025. Inoltre, sarebbe l’ideale, per Avs, che l’appuntamento venisse accorpato alle prossime elezioni amministrative nell’ottica di sfruttare e al contempo alimentare l’affluenza alle urne.
“In Italia – evidenzia il leader di SI – tutti piangono a reti unificate per l’astensionismo che è un grave male per la democrazia“, su cui infatti si lavorerà affinché possa crescere proprio nei momenti chiave in cui i cittadini potrebbero decidere della propria vita. La partecipazione è stata presa in esame anche da Bonelli definendola come “un’altra grande questione di questo Paese“. A suo avviso, costituirebbe un altro problema nel momento in cui c’è una fortissima concentrazione della partecipazione anche a livello globale dove c’è chi, “come Elon Musk e altri plutocrati, tratta la democrazia come sottoprodotto delle sue attività“.
I due esponenti hanno, difatti, sottolineato che nel momento in cui la democrazia è “messa seriamente in discussione nel mondo“, il referendum rappresenta “uno straordinario strumento per riaffermarla“.
A tal proposito, il co-portavoce di Europa Verde ha annunciato una “manifestazione nazionale di piazza a sostegno dei referendum” appellandosi anche al sostegno delle altre forze politiche. “Ci rivolgiamo – ha aggiunto Bonelli – anche alle associazioni civili per i diritti al lavoro, a chi si batte contro lo sfruttamento e per la cittadinanza“. Motivo per cui, Avs lavorerebbe per allestire gazebo informativi, tra le altre iniziative, per consentire anche ai fuori sede di votare.
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