Decreto Migranti, nuove tensioni: la Lega contro la protezione speciale

Davide Fosteri
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Salvini vuole tagliare la norma inserito nel documento sottoscritto a Cutro e in discussione in Senato. Fratelli d’Italia valuta una sanatoria. Lo studio sui numeri

La protezione speciale è il nuovo oggetto di scontro in maggioranza. La Lega infatti vuole eliminare la norma inserita e poi cancellata dal decreto migranti firmato dal governo a Cutro, e già presente nei precedenti regolamenti, mentre Fratelli d’Italia e Forza Italia ragionano sugli scenari che la legge potrebbe creare soprattutto rispetto ai numeri. La discussione si accende anche in vista dell’approdo in Senato del testo.  

Lo scontro in maggioranza 

La protezione speciale è un istituto che concede agli stranieri una ulteriore possibilità di essere accolti regolarmente in Italia. La norma è stata introdotta dai decreti Salvini per casi limitatissimi, ma è stata poi cancellata dal nuovo decreto varato dal Cdm a Cutro. Il tutto su spinta del partito di via Bellerio, che tema che il vincolo possa trasformarsi “in una specie di sanatoria illegale”. Il testo in questione in questi giorni è finito anche all’attenzione del Quirinale, in attesa della trasformazione in legge. Dall’altra parte della maggioranza, Fratelli d’Italia e Forza Italia ragionano sui numeri e si chiedono che fine faranno gli stranieri che hanno un permesso proprio in virtù della protezione speciale.

La proposta di sanatoria e le opposizioni 

Il rischio è infatti che, eliminando la norma, tutte le persone arrivate in Italia grazie alla protezione speciale si ritrovino immediatamente irregolari, con la necessità quindi per il ministero dell’Interno di procedere a verifiche ed eventuali espulsioni. L’idea, a questo punto, è che si pensi a una norma transitoria o una sanatoria. Uno scenario che trova l’opposizione del Partito Democratico. “E’ propaganda allo stato puro – spiega il senatore Dario Parrini – con questa misura il governo stronca percorsi già avviati di inclusione e di integrazione sociale e aumenta l’irregolarità. E tutto ciò mentre dice di voler rafforzare i flussi di ingresso legali. Un atteggiamento sbagliato, contraddittorio e intriso di ostile indifferenza per i diritti delle persone”. 

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