Gli scontri avvenuti ieri sera a Roma e Bologna, nel corso delle manifestazioni in nome di Ramy Elgaml, hanno dato vita ad un acceso dibattito politico riguardante il rispetto per le forze dell’ordine e il presunto silenzio della sinistra sulle violenze che sono andate in scena. Otto agenti feriti, cassonetti rovesciati, camionette della celere prese d’assalto, atti vandalici contro la sinagoga di Bologna, è questo il bilancio dei cortei che hanno sfilato ieri in nome di un 19enne, la cui morte ha ancora molti punti oscuri.
Ramy Elgaml, infatti, è deceduto dopo essere stato sbalzato dallo scooter su cui si trovava e con cui stava fuggendo da un posto di blocco dei carabinieri, dopo che il suo amico Fares, che era alla guida, aveva deciso di non fermarsi per il controllo. Proprio il possibile coinvolgimento degli agenti impegnati nell’inseguimento ha sin da subito dato vita a proteste, in primis nel quartiere Corvetto di Milano, in cui era residente la vittima. I fatti di ieri, dunque, sono solo gli ultimi di una lunga serie che va avanti dallo scorso 24 novembre.
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Il centrodestra, quindi, chiede un maggiore impegno da parte delle opposizioni, accusati di non commentare adeguatamente questi eventi, condannandoli. Dopo ore concitate, in cui molti esponenti politici della maggioranza hanno continuato ad accusare il centrosinistra, la segretaria del Pd Elly Schlein ha deciso di intervenire sulla questione, tentando di porre fine alla polemica. “La destra che governa la smetta di fare politica su queste violenze e sostenga invece i sindaci nel contrastarle“, ha infatti dichiarato il volto dei democratici, sottolineando il Pd “condanni sempre ogni atto violento“.
Gasparri: “Dopo cortei Rami, serve approvazione ddl Sicurezza“
Le parole di Elly Schlein, però, non sono bastate a placare la polemica, tanto che il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri ha annunciato di essere pronto a chiedere che il ddl Sicurezza, che contiene norme per il controllo delle manifestazioni pubbliche, “passi direttamente in aula con assoluta priorità“. Secondo Gasparri, infatti, la situazione al momento sarebbe divenuta “intollerabile” e la condotta del Pd e del M5S sarebbe “vergognosa“.
L’obiettivo del senatore azzurro è quello di portare in Aula il provvedimento anche per “far capire al Paese chi, come le varie sinistre all’opposizione, sta dalla parte di chi aggredisce il popolo in divisa, e chi, come Forza Italia ed il centrodestra stanno invece dalla parte giusta“. Parole durissime, che si aggiungono a quelle già pronunciate da altri colleghi del centrodestra.
Il vicepremier Matteo Salvini ha infatti commentato l’accaduto, definendo i presunti aggressori come “criminali rossi che assaltano le forze dell’ordine a Roma e vandalizzano la sinagoga di Bologna“. Della stessa opinione l’eurodeputato della Lega, Roberto Vannacci, che ha sostenuto che quanto avvenuto ieri sia “il risultato di una sinistra manesca e rabbiosa che, da anni, delegittima le forze dell’ordine cercando sempre di proteggere chi delinque e inneggia alla rivolta sociale“.
Padre Ramy: “Per mio figlio solo proteste pacifiche“
La segretaria del Pd ha poi voluto sottolineare come in questa situazione siano state di cruciale importanza le parole della famiglia Elgaml, che sin da subito ha condannato gli episodi di violenza messi in atto nel corso delle manifestazioni per Ramy. “Quando ci sono persone che fanno manifestazioni per chiedere giustizia e verità per mio figlio, non devono fare casino né cose brutte“, è l’appello del padre del 19enne, che ha sempre sostenuto di riporre fiducia nell’operato dei magistrati e delle forze di polizia.
“Non fate casini contro la polizia, perché la polizia difende la sicurezza in tutta Italia“, ha continuato Yehia Elgaml, ringraziando poi anche il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, e il presidente di Regione, Attilio Fontana, per la vicinanza e la solidarietà mostrati a seguito della morte di suo figlio. “Sono andato da lui e mi ha fatto le condoglianze. Mi ha detto che la giustizia arriva“, ha dichiarato poi il padre di Ramy, parlando del governatore.
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