A Poggio Mirteto, in provincia di Rieti, in occasione del Carnevale è stato bruciato un fantoccio denominato “Barbie fascio di luce“, un omaggio parodia dedicato a Giorgia Meloni. Infatti le sembianze erano quelle della premier. Il video subito è diventato virale e in molti in queste ore stanno contestando il gesto, definendolo “ignobile” e di “cattivo gusto“.
A Poggio Mirteto il Carnevale finisce con un rogo particolare
In occasione del “Carnevale liberato“, a Poggio Mirteto è stato quindi dato a fuoco un fantoccio che avrebbe dovuto rappresentare Giorgia Meloni. La premier è stata raffigurata come una bambola, all’interno della famosa scatola a tema, mentre fa il saluto romano, da qui il nome “Barbie fascio di luce”.
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Il rogo finale è simbolo della festa di Poggio Mirteto ma non è la prima volta che il riferimento è stato politico, anche l’anno scorso i cittadini si erano ispirati alla Meloni. Una volta che il fantoccio è stato completamente bruciato ci sono stati applausi generali e delle urla: “Siamo tutti antifascisti“.
Una Barbie di cartapesta con il volto di Giorgia Meloni è stata incendiata durante il “Carnevalone liberato” di Poggio Mirteto.
— L'Espresso (@espressonline) March 10, 2025
Il fantoccio con le sembianze della premier, rappresentata con il braccio teso, si trovava in una confezione rosa con la scritta "fascio di luce". pic.twitter.com/vdIZCYfn9H
Bignami sul rogo di Poggio Mirteto: “Intollerabile”
Presto il video del rogo è diventato virale e molti esponenti della destra non hanno indugiato nel condannare l’episodio. Primo tra tutti Galeazzo Bignami, di Fratelli d’Italia, che è rimasto sorpreso da ciò che è successo.
“Per il secondo anno consecutivo il cosiddetto carnevale di Poggio Mirteto si chiude con un gesto di vile intolleranza: un pupazzo raffigurante la nostra presidente del Consiglio è stato bruciato. Oltre ad esprimere al premier Meloni solidarietà a nome di tutti i deputati di Fratelli d’Italia, non possiamo non denunciare questo ennesimo atto di violenza“, ha detto l’esponente di Fdi. E poi: “E’ evidente che siamo dinanzi a un clima di odio reso ancora più preoccupante dalla timidezza con cui la sinistra prende le distanze da questi episodi, che invece dovrebbero essere censurati con fermezza“.
Alle sue parole si sono aggiunte quelle di Antonio Tajani: “Un gesto inaccettabile. Esprimo piena solidarietà al Presidente Giorgia Meloni per l’ignobile episodio di Poggio Mirteto. La politica è confronto, non odio“. Parole che hanno trovato approvazione anche nella sinistra, infatti Stefano Bonaccini ha detto: “Gli avversari si battono nelle urne, se si è capaci. Continuo a non rassegnarmi all’idea che bruciare in piazza pupazzi o bandiere non sia accettabile. Chiunque lo faccia. Solidarietà a Giorgia Meloni“.
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