Ad annunciarlo è il ministro Zangrillo che afferma come la priorità nel campo del lavoro sarà scommettere sulla valorizzazione delle conoscenze e competenze
Fra la fine del 2022 e il 2023, grazie ai fondi del Pnrr, quasi 36mila nuove assunzioni premieranno la pubblica amministrazione. L’annuncio viene da Paolo Zangrillo, ministro della PA, in un’intervista al “Sole 24 Ore”.
“Sono sei i concorsi svolti per il Piano, con graduatorie già pubblicate per un totale di circa 14 mila posti messi a bando, a tempo indeterminato e determinato”, ammette il ministro. Il numero è elevato se si considera che delle circa 175mila risorse per il 2022 e delle 174mila del 2023, ben 35.900 saranno di “expansion demand”, mentre le altre sono destinate al turn-over.
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Attenzione alle conoscenze e alle competenze
Il ministro Zangrillo continua a parlare delle nuove assunzioni nella Pubblica amministrazione, possibili grazie ai fondi del Pnrr. Oltre alla cifra di alto valore, ciò che preme al ministro è la formazione delle nuove leve.
“La PA non ha bisogno solo di numeri, ma di conoscenze e competenze che vanno valorizzate al massimo”, dice. Motivazione, passione e orgoglio di appartenenza: sono questi i cardini su cui investire nell’orientamento, fin dalle scuole superiori.
Con l’aumento una tantum dell1,5% in manovra, il proposito era quello di dare un segnale immediato di attenzione al personale, che è il capitale della pubblica amministrazione, ammette Zangrillo. “Non c’è nessuna intenzione di indebolire la contrattazione, anzi: quando, speriamo già nei prossimi mesi, la soluzione del conflitto in Ucraina porterà una ripresa dell’economia, fondi per contratti e assunzioni saranno una priorità, condivisa dal ministro dell’Economia Giorgetti”.
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