A Palazzo Chigi c’è tensione, ma anche aria di guai. È freschissima la notizia della convocazione d’urgenza della cabina di regia del Pnrr per martedì alle 13.30. All’ordine del giorno c’è la “revisione della quarta rata del Pnrr”, oltre a varie ed eventuali, nella convocazione inviata nella giornata di lunedì dal ministro Raffaele Fitto. Tutti sono attesi nella Sala Verde.
Neanche il tempo di convocare la riunione che dall’ala dem si è levato un coro di protesta. La prima è Elly Schlein che già da giorni invita ripetutamente la premier a rompere il silenzio e a dare spiegazioni su tutte i morbi giudiziari che infestano i palazzi.
Pnrr, Schlein incalza la premier
“Ci sono 16 miliardi di euro – precisa la segreteria dem – per i quali dovevamo presentare la domanda a fine giugno: siamo all’11 luglio e tutto tace. Tace soprattutto la presidente del Consiglio, in silenzio da giorni mentre l’Italia corre il rischio di perdere le risorse che con fatica ha ottenuto dall’Unione europea. La presidente Meloni si assuma le sue responsabilità e venga a spiegarci in Parlamento perché non si è ancora visto un euro della terza rata del Pnrr e perché rischia di slittare anche la quarta”.
Boccia, l’accusa di irresponsabilità
“Leggiamo sulle agenzie che il ministro Fitto ha convocato, con urgenza, la cabina di regia sul Pnrr con all’ordine del giorno la revisione della 4a rata. Deve evidentemente aver letto la rassegna stampa, visto che molti giornali oggi scrivono che la 4a rata del Pnrr è fortemente a rischio”, annota il presidente dei senatori del Pd Francesco Boccia.
“Il nostro paese – prosegue – aspetta da mesi la terza. Sui ritardi e sui rischi che il nostro Paese corre come Pd abbiamo sollecitato in tutte le sedi istituzionali esecutivo e Parlamento, senza avere risposte. Il comportamento del governo è al limite dell’irresponsabilità: ha perso tempo tra cambi di progetto e riforme della governance, e ora non sa che pesci prendere per uscire da un’impasse che rischia di far perdere all’Italia risorse essenziali per la sua crescita”.
Pnrr, Zan: “Brutti segnali”
La notizia è letta con timore, tanto da generare già scenari catastrofici. Per Alessandro Zan, la quarta del Pnrr “sta definitivamente sfumando” e la riunione d’emergenza “è un brutto segnale”. “Il governo Meloni – afferma in un tweet – si sta rendendo responsabile della perdita di un’opportunità epocale per il Paese e per le nuove generazioni. E Meloni continua a tacere”.
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