Una nota di Palazzo Chigi ha annunciato il versamento da parte della Commissione europea della quarta rata del Pnrr al nostro Paese. Ben 16,5 miliardi di euro “frutto del conseguimento, accertato dall’Unione Europea, di tutti i 28 obiettivi e traguardi legati alla quarta rata. Tali obiettivi e traguardi riguardano misure necessarie per proseguire l’attuazione delle riforme in materia di giustizia e pubblica amministrazione, nonché importanti riforme nei settori dell’inclusione sociale e degli appalti pubblici“.
“Grande soddisfazione per l’erogazione avvenuta oggi da parte della Commissione europea della quarta rata del Pnrr” ha dichiarato il ministro per gli Affari europei Raffaele Fitto sul suo profilo Facebook, aggiungendo che “l’impegno del Presidente Meloni e del Governo era di ricevere i fondi entro la fine del 2023 e lo abbiamo rispettato. Questo è il risultato di un grande impegno collettivo e di una costante e costruttiva collaborazione con la Commissione europea. Il lavoro sul Pnrr prosegue“.
Pnrr, la quarta rata fa raggiungere quota 102 miliardi
Con i 16,5 miliardi erogati con la quarta rata l’Italia ha raggiunto la quota di 102 miliardi di euro, più della metà dei fondi complessivi che spettano al nostro Paese. Palazzo Chigi, nella nota che annunciava l’ultima erogazione, ha specificato che “i principali investimenti sono legati alla digitalizzazione, in particolare per quanto riguarda la transizione dei dati delle pubbliche amministrazioni locali verso il cloud, lo sviluppo dell’industria spaziale, l’idrogeno verde, i trasporti, la ricerca, l’istruzione e le politiche sociali“.
“Sulla base del Piano così come recentemente modificato dal Consiglio Ue, il Governo Meloni proseguirà nell’opera di piena e tempestiva attuazione del PNRR, nel quadro della continua e stretta collaborazione con la Commissione europea“, conclude la nota del Senato.
Pnrr, si attende ora la quinta rata da 10,5 miliardi
I 52 obiettivi previsti per l’erogazione della quinta tranche del Pnrr sono già stati raggiunti, come ha sottolineato il ministro Fitto, per cui non rimane che attendere l’esame di Bruxelles e la successiva erogazione.
Anche questa volta una somma considerevole di ben 10,5 miliardi da aggiungere ai 102 miliardi già ottenuti, anche grazie all’erogazione odierna della quarta rata. Fondi necessari per portare a termine le riforme previste entro il 2026 e, come spiega il ministro dell’Economia Giorgetti, per dare maggiore flessibilità al rientro del debito previsto nel nuovo Patto di stabilità.
