Pnrr, Crosetto: “Servono fideiussioni sui lavori del Piano”

"Non può rischiare solamente lo Stato", Così il ministro delle Difesa Guido Crosetto. Con l’Egitto nessun accordo sottobanco per Zaki e sul caso Regeni continuiamo a insistere"

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Lo scrigno del Pnrr è stato aperto: la terza rata è sbloccata. E per il ministro della difesa Guido Crosetto, fra le tutele per realizzare gli obiettivi, sarebbero necessarie da inserire delle “fideiussioni” per quando si finanziano opere pubbliche. “Così che la piena responsabilità non sarà dello Stato, ma di chi ha sbagliato, nel caso in cui le attività non riuscissero a terminare le opere nei tempi stabiliti”, afferma il ministro nell’intervista a La Stampa. “È una sfida enorme, troppo grande per accollare tutti i rischi solamente allo Stato. Così facendo si rischia di farlo cadere”, spiega il ministro.

Il ministro della difesa Guido Crosetto abbraccia il ministro della giustizia Carlo Nordio
Il ministro della difesa Guido Crosetto abbraccia il ministro della giustizia Carlo Nordio

Crosetto su riforma giustizia: “Mi fido ciecamente di Nordio”

Per quanto riguarda la riforma della giustizia, su cui il governo sta lavorando, Guido Crosetto spiega: “Ho deciso – non occupandosene lui in persona – di delegare il mio voto e il mio pensiero a ciò che decide Carlo Nordio. Mi fido ciecamente di lui“, afferma senza esitazioni. “Guido è una di quelle persone di cui ho più stima e fiducia in Italia, e non vado a commentare o controbattere una singola parola di quello che lui dice”.

Crosetto su Santanchè: “Avviso di garanzia non conta nulla”

Rispetto all’iscrizione della ministra Daniela Santanchè nel registro degli indagati, Crosetto ribadisce la sua visone: “Io sono garantista: un avviso di garanzia non conta nulla – sostiene il ministro della difesa – è soltanto a tutela dell’ indagato”. “Se iniziamo a far dimettere i ministri ogni qual volta un magistrato mandi un avviso di garanzia, in pochissimo tempo il sistema giudiziario e il suo corretto rapporto con la politica, il Parlamento e il governo verrebbe distorto. E questo non va bene”.

Crosetto su Zaki: “La grazia fa parte dell’opera di ricostruzione dei rapporti con l’Egitto”

Sul caso Zaki, Crosetto sottolinea che “non c’è stato uno scambio. La grazia è un tassello di quell’opera di ricostruzione dei rapporti con l’Egitto, gli stessi che alcuni governi precedenti avevano deciso (ideologicamente) di chiudere“.

Crosetto sul caso Regeni: “Chi è colpevole paghi”

Lasciamo lavorare la diplomazia – afferma il ministro riferendosi al caso Regeni – i problemi non si risolvono insultando i giornali. Tutti vogliamo trovare la verità e chiudere la vicenda seriemente, con l’obiettivo che “chi è colpevole paghi”. E questo – conclude Crosetto – bisogna farlo insieme all’Egitto, senza andargli contro”.

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