Piazza San Carlo, Ambrogio (FdI) affonda contro la condanna dell’ex sindaco Appendino (M5s): “Saranno anche 5 stelle ma di morale ne hanno 2”

La Cassazione, che ha disposto il nuovo processo, ha dichiarato "irrevocabile" la responsabilità penale della parlamentare pentastellata, disponendo il ricalcolo della pena a 2 anni, 5 mesi e 23 giorni. Appendino è stata condannata per i fatti accaduti a Piazza San Carlo la sera del 3 giugno 2017 nel corso della finale di Champions League tra Juventus e Real Madrid

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La Corte di assise di Appello di Torino ha ricalcolato la condanna per Chiara Appendino, ex sindaco del capoluogo piemontese e oggi parlamentare del Movimento 5 stelle, per i fatti di Piazza San Carlo del 2017. La medesima è stata formulata anche per l’ex Capo di gabinetto Paolo Giordana. È stato assolto invece, l’allora presidente dell’agenzia turismo Torino, Maurizio Montagnese.

Era il 3 giugno 2017 quando a Piazza San Carlo si scatenò un’ondata di panico a causa dell’utilizzo di uno spray al peperoncino tra la folla che assisteva alla visione della partita di Champions League tra Juventus e Real Madrid davanti a un maxi schermo. Nella fuga disordinata e precipitosa delle persone restarono ferite oltre 1600 persone e morirono 2 donne, la prima 10 giorni dopo l’accaduto mentre la seconda nel gennaio 2019 dopo essere rimasta tetraplegica a seguito delle ferite riportate.

Il procuratore questa mattina aveva chiesto per l’ex sindaco Appendino un anno, 4 mesi e 10 giorni, ma la Cassazione, che ha disposto il nuovo processo, ha dichiarato “irrevocabile” la responsabilità penale del sindaco di Torino, disponendo il ricalcolo dell’entità della pena riducendola. Infatti, la parlamentare pentastellata era stata condannata inizialmente a 18 mesi di reclusione.

Ambrogio: “Appendino dà lezioni di morale ma dimentica la sua condanna

Saranno anche Cinque stelle ma quando si tratta di morale ne hanno chiaramente due“, è questo il commento tagliente della senatrice di Fratelli d’Italia, Paola Ambrogio sulla decisione della Corte d’Appello di Torino. Il funzionario del Consiglio regionale del Piemonte ha voluto sottolineare quella che a suo parere è la tendenza del Movimento 5 Stelle di giudicare i fatti che coinvolgono la maggioranza quindi a “puntare immancabilmente il dito” ma sarebbe sempre pronto a “nascondere i problemi di casa propria“.

Inoltre, Ambrogio ha ritenuto necessario ricordare che all’epoca del giudizio, la parlamentare Appendino avrebbe sperato in una modifica legislativa che le avrebbe fatto così evitare la condanna. “Tutto inutile, quello che resta sempre uguale è la faccia tosta degli esponenti del M5s e di Giuseppe Conte“, conclude aspramente la senatrice.

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