A poche ora dall’inizio del Giubileo, il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni e il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, hanno inaugurato con soddisfazione e orgoglio una delle opere infrastrutturali più importanti realizzate sul territorio della Capitale. Con un dispendio di 85 milioni di euro e più di un anno di lavori, oggi finalmente Piazza Pia è divenuta una piazza pedonale, capace di ospitare fino 150 mila persone e di offrire uno scorcio mai visto sulla Città eterna.
“Benvenuti a Piazza Pia. Ci credevano in pochi ma ce l’abbiamo fatta“, ha dichiarato ironicamente il primo cittadino della Capitale, parlando ai presenti e annunciando la conclusione di un’opera che renderà il Giubileo un momento più fruibile sia per i cittadini che per i pellegrini. Lo ha spiegato anche il Presidente del Consiglio, mostrando soddisfazione per la riuscita di un’opera che permette all’Italia di dire “le cose nel nostro Paese si possono fare bene e velocemente” e che “la pubblica amministrazione può stupire quando vuole“.
La particolarità della realizzazione di Piazza Pia, infatti, risiede proprio nelle tempistiche che hanno riguardato i lavori. “Non è stato mai realizzato un intervento di questa complessità in così poco tempo, è un record assoluto“, ha infatti più volte sottolineato Roberto Gualtieri, unendosi alla soddisfazione del premier e chiarendo come i lavori siano riusciti a superare ostacoli che avrebbero potuto mettere a repentaglio la realizzazione della Piazza.
“Durante gli scavi è stata scoperta una villa, ma i lavori non si sono bloccati come la prassi avrebbe imposto“, ha infatti spiegato Meloni, chiarendo che quello messo in atto può essere considerabile “un piccolo miracolo civile“. La villa è stata infatti smontata, pezzo per pezzo, ed è stata trasferita e messa al sicuro, senza che questo incidesse sui tempi di realizzazione dell’opera. Secondo il sindaco e il premier, quindi, questo dimostrerebbe che il “metodo Giubileo“, messo in atto dal governo, funziona e dovrebbe essere utilizzato anche per opere di minore impatto.
Gualtieri: “Piazza Pia è abbraccio tra Roma e Santa Sede“
Roberto Gualtieri ha spiegato che la realizzazione dell’area pedonale di Piazza Pia ha richiesto un “poderoso sforzo collettivo” da parte di operai e archeologi che ha permesso però di non sprecare una imperdibile occasione. Oggi, infatti, la zona pedonale rappresenta “una manovra ingegneristica con pochi precedenti“, che ha permesso di spostare due grandi collettori, la fullonica e altri reperti che saranno esposti.
Il sindaco ha poi spiegato il simbolo che ora può rappresentare questa Piazza, ovvero un vero e proprio “abbraccio” tra la Santa Sede e la città di Roma. La zona infatti collega Castel Sant’Angelo a via della Conciliazione e al Vaticano, con un unico spazio pedonale che giunge fino al Colonnato di San Pietro. “Il metodo Giubileo dimostra che quando ci si propongono obiettivi ambiziosi e si lavora con impegno, con determinazione e con il supporto di tutti si riescono a fare cose straordinarie“, ha quindi concluso il sindaco, allineandosi alle parole di soddisfazione e orgoglio del Presidente del Consiglio.
Meloni: “Quando facciamo le cose, le facciamo bene“
Il Presidente del Consiglio ha sfruttato il suo intervento nell’inaugurazione di Piazza Pia a Roma, per sottolineare l’importante successo che quest’opera rappresenta, in quanto dimostra che in Italia “quando le cose vengono fatte, vengono fatte bene“. Meloni ha poi ricordato come, in occasione del Giubileo, a Roma sono stati potenziati anche numerosi servizi essenziali, tra cui i pronto soccorso della città, in modo da far fronte a qualsiasi tipo di situazione che potrebbe presentarsi nel corso del prossimo anno.
“In questi due anni abbiamo lavorato tutti, tanto e bene, per fare in modo che la città eterna fosse all’altezza del compito e dell’aspettativa“, ha evidenziato il Capo del governo, sottolineando che Piazza Pia è al momento è l’opera più importante e ingente che è stata conclusa finora, che rappresenta un miglioramento del traffico, grazie al sottopassaggio realizzato per raggiungere il lungo Tevere, e la creazione di “uno spazio pedonale grande e sicuro per gli eventi giubilari“.
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