“Da un lato c’è chi vuole aiutare i lavoratori onesti a pagare le tasse, dall’altro chi vede solo una soluzione: punire sempre e comunque gli italiani in nome delle eurofollie“. Sono queste le parole di Andrea Crippa, Vicesegretario della Lega sul discutissimo tema della Patrimoniale.
La tassa sui ricchi vede ai poli opposti il partito guidato da Matteo Salvini e le opposizioni, con in prima linea Elly Schlein, Giuseppe Conte e Nicola Fratoianni che si dicono allineati nel portare avanti un’alleanza internazionale, globale sul terreno della tassazione dei super ricchi.
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Il leader leghista, a detta di Crippa, sarebbe infatti a lavoro affinché possa essere raggiunta la “pace fiscale” da conquistare in prima battuta con la rottamazione delle cartelle, che “libererebbe dall’angoscia dell’Agenzia delle Entrate oltre 23 milioni di italiani“.
Fratoianni: “Serve Patrimoniale a partire dall’Italia”
Il Segretario di Sinistra Italia, Nicola Fratoianni, anche negli ultimi giorni, è apparso il più netto tra Schlein e Conte nel rimarcare la necessità primaria di imporre la Patrimoniale sulle grandi ricchezze, in quanto si è di fronte “a una diseguaglianza che esplode e a meccanismi che regolano ormai l’accumulazione della ricchezza che hanno divorziato definitivamente dal lavoro, dall’economista reale“. Richiamando all’ordine democratici e pentastellati, il deputato di Avs propone di cominciare dall’Italia, frenando la fuga dei capitali con un sistema che preveda la tassazione “negli anni successivi, anche nel momento in cui i capitali sono usciti” dai confini.
L’obiettivo è evitare che si instauri un sistema tale di diseguaglianze che finisce per bloccare il sistema economico. Il paradigma, quindi, per Fratoianni andrebbe ribaltato, dove le tasse sono l’unico strumento certo per redistribuire la ricchezza. Ma, i due alleati frenano sulla questione.
La Segretaria del Pd sottoscrive che che “non è un tabù intervenire sui grandi patrimoni“, ma è bene farlo “a livello europeo, meglio ancora se a livello internazionale“. A questo Schlein aveva posto la necessità di intervenire con un sistema che preveda “l’equità orizzontale in Costituzione: tanto guadagni tanto paghi“
Conte sulla Patrimoniale
“Non c’è dubbio che occorra un sistema più equo per quanto riguarda la tassazione“, afferma, invece, il leader del M5S specificando che bisognerebbe “stare attenti” riguardo la ricchezza di cui si parla perché “in qualsiasi momento può trasferirsi in ambienti, in ordinamenti nazionali più convenienti“. Motivo per cui, Conte ritiene che sia opportuno svilupparne una legge almeno a livello europeo, se non globale, per “equità fiscale e qualità della democrazia“. Fratoianni, tuttavia, ha ben presente questi timori, ed individua nella fuga di capitali all’estero proprio lo strumento spesso utilizzato per demolire l’opzione di costituire una legge per la Patrimoniale.
Quindi, i tre leader di centrosinistra trovano un minimo comune denominatore in grado di tenere insieme senza troppi strappi la richiesta di Nicola Fratoianni di rilanciare il tema della tassazione delle grandi ricchezze in Italia e le sensibilità diverse presenti tra gli alleati di M5s e Partito Democratico. Si tratterebbe, in assoluto, di una tassa a livello globale, in grado di mettere al sicuro le economie dalla fuga di capitali, che sembra essere la strada più praticabile per Elly Schlein e Giuseppe Conte, dove “nessuno vuole toccare lavoratori o case“.
Qui, si instaura la differenza di visione su cosa significhi aiutare i lavoratori. Da un lato, la volontà di difendere la bandiera del Carroccio della rottamazione delle cartelle nella ricerca di un punto d’incontro con Forza Italia e le opposizioni che proseguiranno all’attacco individuando una destra che “scappa quando si dice che non è un tabù la Patrimoniale a livello europeo“.
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