Opposizione, Pd, M5s, Avs e +Europa: “Siamo noi il nucleo politico dell’alternativa”

I leader d'opposizione Schlein, Conte, Fratoianni, Bonelli e Magi sul palco della festa dell'Avs dichiarano di avere l'obiettivo di costituire quella che sarà una forte alternativa al governo Meloni

Redazione
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Nel parco Nomentano di Roma, sulle rive dell’Aniene, in occasione della festa di Alleanza Verdi e Sinistra, l’opposizione chiarisce il perimetro dell’alleanza di centrosinistra con Elly Schlein (Pd), Giuseppe Conte (M5s), Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli (Avs) e Riccardo Magi (+Europa). Sono questi cinque leader e i loro rispettivi partiti a essere il nucleo politico che costituisce l’alternativa al governo Meloni e ha l’obiettivo di sfidarlo. A mancare sono Matteo Renzi e Carlo Calenda.

La foto di gruppo dei leader del campo largo

L’obiettivo dell’opposizione

L’obiettivo che i leader saliti sul palco romano si prefiggono è quello di valorizzare i punti in comune e lavorare sui disaccordi, a cominciare dalla costruzione di una piattaforma programmatica.

I democratici non hanno dubbi sul fatto che questo sia il nucleo politico delle forze di opposizione che ha tutte le carte in regole per poter costituire una forte alternativa al governo e Meloni e si prepara a governare il paese. Ma come ha più volte ripetuto la segretaria del Pd Schlein la linea rimane contraria ai veti.

Dopo mesi in cui Matteo Renzi ha cercato di spostare Italia Viva nel centrosinistra, c’è un piccolo spiraglio che resta aperto sul confronto a partire dai 5 punti cruciali che Elly Schlein ha annunciato a Reggio Emilia, ovvero sanità pubblica, istruzione e ricerca, lavoro e stipendi, politiche industriali e transizione ecologica, diritti sociali e civili. Schlein ha dichiarato che “la gente è stufa di litigi da condominio, bisogna unire le nostre forze su temi concreti”.

Bonelli di Avs e Europa Verde ha affermato che “da qui, oggi, parte la ‘Terra Comune’ del centrosinistra per la costruzione di una base programmatica, costruiamo un programma comune in Parlamento e nel Paese”. Segue Fratoianni di Avs e Sinistra Italiana che dichiara con entusiasmo che “quello sul palco, vorremmo fosse il nucleo della coalizione”. Un gruppo che si impegni a trovare più punti in comune possibili e si impegni a costruire l’alternativa al governo, “il perimetro serve a qualcosa se è credibile e riporta le persone al voto, la somma algebrica non porta da nessuna parte”.

I M5s si ritengono le forze che hanno lavorato più “coerentemente e convintamente insieme in Parlamento” per cercare di mettere su un’alternativa valida alla destra e che si impegnano a farlo nei prossimi mesi. Loro chiudono all’accesso di Renzi al campo largo e dicono che “etica pubblica, lotta all’affarismo e affidabilità non sono semplici beghe di condominio, ma il core business dell’intesa su un programma credibile e alternativo”.

Azione invece rimane fuori da questo perimetro che forma l’alternativa, perché sui temi sono divisi e Calenda ha dichiarato che “il campo largo è un gran casino”. Nel palco a formare il perimetro c’è anche Magi di +Europa, che comunque sottolinea la presenza di queste differenze che ancora restano tra i cinque partiti: dalla guerra in Ucraina al Jobs Act, passando per il ruolo dell’Ue e dell’agenda Draghi. Ma è convinto che “serve un tavolo permanente che costruisca convergenze lavorando sulle differenze”.

Per il “nucleo politico” del campo largo c’è ancora tanta strada per risolvere le differenze sui diversi temi, ma i presupposti per una riuscita sembrano esserci.

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