Open Arms, oggi arringa difensiva, Salvini: “A testa alta, senza paura, per l’Italia e gli italiani”

L'avvocato di Salvini Giulia Bongiorno ha aperto la sua arringa difensiva promettendo di dimostrare che Open Arms "ha avuto innumerevoli possibilità di sbarcare i migranti ma ha opposto innumerevoli rifiuti"

Redazione
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Oggi è la giornata dell’arringa della difesa del vicepremier Matteo Salvini nel quadro del processo Open Arms in corso a Palermo. Le accuse a cui deve far fronte il ministro sono di sequestro di persona e rifiuto d’atti d’ufficio, per aver impedito nell’estate 2019 lo sbarco della nave dell’ong spagnola con a bordo 147 migranti.

Il vicepremier è arrivato poco prima delle 10 nell’aula bunker del carcere Pagliarelli, insieme al suo avvocato Giulia Bongiorno. Nella requisitoria di due udienze fa l’accusa ha chiesto per il leader della Lega 6 anni di reclusione. Sul social X Salvini ha scritto: “Qui aula bunker del carcere Pagliarelli di Palermo. A testa alta, senza paura, per l’Italia e gli italiani”.

Open Arms, l’arringa della difesa di Salvini

Il presidente della II sezione penale, Roberto Murgia, ha dato il via all’udienza in aula bunker alle 10:10. La legale Bongiorno che si occupa dell’arringa difensiva ha depositato una memoria di 296 pagine. Presente Salvini, che oggi ha nominato come altro legale l’avvocato Francesco Colozzi. L’accusa è rappresentata dall’aggiunto Marzia Sabella e dai sostituti Calogero Ferrara e Giorgia Righi. A Righi è stata data la scorta per proteggersi dagli insulti e dalle minacce ricevute in seguito alla richiesta di 6 anni di carcere a Salvini che aveva fatto nella scorsa seduta.

L’arringa difensiva del ministro performata dall’avvocato Bongiorno è in corso e sicuramente si protrarrà fino a tardo pomeriggio. La legale del ministro ha iniziato con queste parole il suo intervento: “Il mio sarà un intervento molto documentato: dimostrerò che Open Arms ha avuto innumerevoli innumerevoli innumerevoli possibilità di sbarcare i migranti ma ha opposto innumerevoli innumerevoli innumerevoli rifiuti“.

Bongiorno ha dichiarato che si contesta al ministro di aver rifiutato di individuare il Pos: in realtà a due ore dall’ingresso nelle acque territoriali italiane è stato dato un Pos, esattamente alle 3 e 23 del 15 agosto. “Di rifiuti ce ne sono stati tanti, ma non da Salvini”.

La legale ha sottolineato poi il fatto che il ministro è accusato di aver tenuto sull’imbarcazione i migranti per 6 giorni, dal 14 al 19 agosto, ma “si considera legittimo che Open Arms abbia tenuto a bordo gli stessi migranti dal primo al 14 agosto. Per la legale “era evidente a tutti” che l’ong sarebbe dovuta sbarcare in Spagna. Ha avuto diverse possibilità per fare sbarcare i migranti, “ma ha scelto di bighellonare anziché andare nel suo Stato di bandiera”.

“Dobbiamo uscire dalla logica che è tutto un diritto”, ha affermato l’avvocato, spiegando che c’è una differenza tra diritto e pretesa. Se esiste il diritto allo sbarco, non esiste però “il diritto di scegliere dove e come farli sbarcare e chi fare sbarcare”. Quindi, ha chiesto retoricamente, il motivo per cui se c’erano tutte queste opzioni l’ong ha scelto di non sbarcare in Spagna.

La memoria di 296 pagine è stata depositata dalla legale con l’obiettivo di documentare che dal 15 al 20 agosto Open Arms “aveva tantissime soluzioni di far sbarcare, e non soltanto quelle di cui si è parlato finora”. Ha sottolineato che c’era una porta sempre aperta che ha creato la Guardia costiera ed era quella dei diritti umani: “Bastava dichiarare “soffro di insonnia e di stress” e si scendeva. Non una malattia, qualcosa di diverso. Lo documenteremo”.

Bongiorno ha portato all’attenzione il fatto che dal 18 agosto Open Arms aveva rifiutato diverse possibilità che le erano state proposte: aveva rifiutato Algeseiras, Palma di Maiorca, non aveva accettato la proposta di essere scortata da una motovedetta italiana. “I migranti potevano, purché andassero con un’altra barca,
non Open”.

La manifestazione della Lega

Nel mentre la Lega ha organizzato una manifestazione in piazza Politeama a Palermo per mostrare solidarietà al loro leader. In piazza stanno manifestando i cittadini che sostengono il Carroccio, alcuni parlamentari nazionali e regionali della Lega e i ministri Giuseppe Valditara e Roberto Calderoli. Valditara ha risposto ai giornalisti che gli hanno chiesto se sia opportuna la sua presenza alla manifestazione come rappresentante delle istituzioni: “Credo di essere un cittadino libero che va dove ritiene di dovere andare. Manifestare la solidarietà a Matteo Salvini credo sia un atto doveroso per chi crede nella sua politica”.

Ieri sera Open Arms era ospite nella sede romana del Pd per parlare di immigrazione e la Lega ha commentato la vicenda sottolineando che tra le ong e il centrosinistra c’è sempre stato un “feeling” ma che comunque risulta “sconcertante e preoccupante“.

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