Onu, prende il via la 79esima edizione dell’Assemblea Generale, presenti Meloni e Tajani

I temi delle riunioni Onu di questi giorni si concentreranno soprattutto sulle principali tematiche globali e sulle strategie da adottare per un futuro migliore

Redazione
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A New York si tiene dal 22 al 30 settembre la 79esima edizione dell’Assemblea Generale dellOnu, che permetterà ai leader del mondo di discutere delle principali tematiche globali e pianificare delle strategie per un futuro migliore.

Quest’anno i leader si concentreranno sul cambiamento climatico, sulla povertà, sulle crisi sanitarie e sulla disuguaglianza, con un focus speciale sugli Obiettivi di sviluppo sostenibile. Il tema del dibattito generale è quello di “non lasciare nessuno indietro: agire insieme per promuovere la pace, lo sviluppo sostenibile e la dignità umana per le generazioni presenti e future”.

Tra i rappresentanti dell’Italia ci saranno la presidente del Consiglio dei ministri Giorgia Meloni e il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani.

Assemblea generale Onu
Assemblea generale Onu

Onu: i protagonisti delle guerre in corso

L’agenda dei leader non può non essere caratterizzata dalla situazione conflitti in Medio Oriente e in Ucraina, con la presenza del presidente ucraino Volodymyr Zelensky che presenterà il suo “piano per la vittoria” ai grandi del mondo
e chiederà il sostegno internazionale nella guerra contro la Russia. Zelensky avrà l’occasione di incontrare anche il presidente Joe Biden e separatamente la vicepresidente Kamala Harris alla Casa Bianca. Il suo obiettivo è di mantenere alta l’attenzione sulla guerra nel suo paese e soprattutto sulla richiesta agli Stati
Uniti di poter usare le loro armi occidentali in territorio russo, mentre l’Occidente sta spostando i riflettori sull’escalation della guerra in Medio Oriente.

Saranno presenti anche il premier israeliano Benjamin Netanyahu, con una toccata e fuga perché impegnato a seguire gli ultimi sviluppi sull’escalation con il Libano, e il leader palestinese Abu Mazen. Non sarà invece presente il premier libanese Najib Mikati. Tra i grandi assenti troviamo anche il presidente russo Vladimir Putin, e quello cinese Xi Jinping, che saranno rappresentati dai ministri degli Esteri Serghei Lavrov e Wang Yi.

Il Vertice del futuro

Oggi 22 e domani 23 settembre ci sarà uno degli appuntamenti principali, ovvero il Vertice del futuro: soluzioni multilaterali per un domani migliore. Al summit parteciperanno gli Stati membri, le agenzie Onu, le organizzazioni non governative (ONG), le organizzazioni della società civile (OSC), le istituzioni accademiche e il settore privato. Il vertice vuole riaffermare gli impegni verso gli Obiettivi di sviluppo sostenibile (Sdg) e la Carta delle Nazioni Unite, rendendo più forti la cooperazione e gettando le basi per un nuovo sistema multilaterale.

L’obiettivo è quello di avviare una discussione affinché si possano elaborare strategie da attuare oggi per creare un futuro migliore. Con il summit verrà adottato il Patto per il futuro, nato dopo negoziati intergovernativi, che avrà al suo interno un Accordo digitale globale e una Dichiarazione sulle generazioni future. Sarà diviso in 5 capitoli: Sviluppo sostenibile e finanziamento dello sviluppo; Pace e sicurezza internazionale; Scienza, tecnologia, innovazione e cooperazione digitale; Giovani e future generazioni; Nuova governance globale.

Il programma di Meloni

La nostra presidente del Consiglio ha un’agenda piena di impegni legati all’Assemblea Onu nella città statunitense. Domani mattina interverrà al Vertice del Futuro e in serata sarà premiata da Elon Musk al Global Citizen Award 2024 dell’Atlantic Council, “per il suo ruolo pionieristico di prima donna Capo di Governo in Italia, il suo forte sostegno all’Unione Europea e all’alleanza transatlantica nonché per la sua presidenza del G7 nel 2024”, come sottolineano fonti italiane.

Martedì, nel primo pomeriggio, interverrà al vertice della Coalizione globale contro la minaccia delle droghe sintetiche. La premier è stata invitata dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden, poiché l’Italia è tra le nazioni più attive riguardo questa tematica. Nella sera interverrà al dibattito Alto Livello dell’Assemblea generale, dove esporrà il punto di vista dell’Italia su temi dell’agenda internazionale.

I temi che porterà all’attenzione durante queste giornate a New York saranno quindi: la minaccia delle droghe sintetiche, le crisi in Ucraina e in Medio Oriente, il controllo dei flussi migratori e la lotta ai trafficanti di esseri umani, lo sviluppo dell’Intelligenza artificiale e la strategia di rapporti tra Occidente e Africa.

Il messaggio di Guterres

Il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, mercoledì scorso ha lanciato un messaggio agli Stati membri per uno “spirito di compromesso” durante le giornate dell’Assemblea. Ma le guerre in corso, con l’escalation in Medio Oriente, e l’assenza di alcuni protagonisti di esse, non fanno presagire dei giorni tranquilli a New York. Una fonte diplomatica ha parlato alla Cnn di un’atmosfera interna al Consiglio di Sicurezza che è “mutata, divenuta più aspra”. Le misure di sicurezza nella città sono al massimo, con tutta l’area attorno al quartier generale dell’Onu che sarà blindata e chiusa al traffico.

Oltre alla situazione mondiale, c’è anche il problema dello scontro tra posizioni riguardo le riforme interne, tra cui quella dello stesso Consiglio di sicurezza. Il vertice arriva come un punto di svolta, perché l’attuale sistema multilaterale, utilizzato negli ultimi 80 anni, non rispecchia più le esigenze attuali.

Ultimamente i paesi hanno richiesto riforme, tra cui quella del Consiglio di sicurezza. E è qui che nasce lo scontro tra due posizioni: quella degli Usa che vogliono l’allargamento dei seggi permanenti a due Paesi africani e, a turno, a uno dei micro Stati insulari; quella guidata dall’Italia, che vuole lasciare i cinque seggi permanenti, allargando quelli a rotazione per dare più voce all’Africa ma anche all’Europa. È la prima volta che Roma e Washington si trovano su posizioni opposte nella diplomazia del Palazzo di Vetro. Altre istituzioni nel mirino delle riforme sono la World Trade Organization, la Banca Mondiale e il Fondo Monetario Internazionale.

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