Raffaele Fitto vanta un solido curriculum che lo rende un candidato di spicco adatto a ricoprire il ruolo di vicepresidente della Commissione Europea. Negli ultimi anni, ha ottenuto la fiducia della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e ha mantenuto rapporti eccellenti con il Partito Popolare Europeo. Durante il suo mandato, ha gestito questioni fondamentali legate all’Unione Europea e al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), collaborando strettamente con le istituzioni europee.
Tuttavia, restano alcune incognite da risolvere, in particolare riguardo alla delega specifica che Fitto dovrebbe assumere. Inoltre, in caso di nomina, si aprirebbe in Italia una discussione sulle mansioni rimaste scoperte da Fitto, attuale ministro per gli Affari Europei, che rimarrebbero plausibilmente sotto la presidenza del Consiglio dei Ministri.
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Candidati: oltre Fitto c’è Belloni
Un altro aspetto cruciale è la questione della parità di genere. Nella scorsa legislatura, agli Stati membri era stato richiesto di proporre sia un uomo che una donna per il ruolo di commissario europeo. Se questa prassi fosse confermata, Giorgia Meloni dovrà proporre anche un candidato di sesso femminile. Il nome più quotato è quello di Elisabetta Belloni, direttrice del Dipartimento delle Informazioni per la Sicurezza (DIS) e diplomatica di carriera, recentemente lodata per il successo del G7 in Puglia. Da ambienti vicini al Partito Popolare Europeo, emerge anche il nome della neoeletta europarlamentare Letizia Moratti.
Mentre il dibattito sulla nomina di Fitto continua, nella giornata di oggi è prevista la conferenza dei presidenti di gruppo del Parlamento Europeo, guidata dalla Presidente Roberta Metsola, con la partecipazione della Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, in vista della plenaria del 18 luglio. In quella data, il Parlamento Europeo voterà i nomi indicati dal Consiglio UE per i ruoli di vertice.
Le parole del ministro Tajani
Antonio Tajani, durante la cerimonia di inaugurazione del Tribunale Unificato dei Brevetti, ha ribadito la necessità di aprire ai conservatori. “Serve una maggioranza ampia e serve dare una risposta agli elettori“, ha dichiarato Tajani. Questa posizione verrà sostenuta da Forza Italia durante le giornate di studio del Partito Popolare Europeo (PPE) che iniziano oggi a Cascais, in Portogallo. Il gruppo PPE utilizzerà i quattro giorni per elaborare strategie per il mandato 2024-2029, ma inevitabilmente il tema delle alleanze all’Europarlamento sarà centrale nella discussione.
Parallelamente, in Sicilia, sono in corso le giornate di studio del gruppo dei conservatori dell’ECR (European Conservatives and Reformists). I lavori sono stati inaugurati ieri dall’intervento del co-presidente Nicola Procaccini e dal segretario generale Antonio Giordano. Le giornate di studio, che proseguiranno fino a venerdì, rappresentano un momento cruciale per definire le strategie politiche dei conservatori europei.
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