O. Napoli (Az): “I cori leghisti contro Tajani? Prova che la maggioranza non è così compatta”

I giovani militanti leghisti, con i loro cori contro il leader di Forza Italia, avrebbero dimostrato che tra gli alleati di governo non scorre sempre buon sangue, come sottolineato dall'esponente di Azione Osvaldo Napoli

Redazione
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Il politico di Azione Osvaldo Napoli ha commentato i cori dei giovani leghisti che ieri sono stati intonati nei confronti di Antonio Tajani, segretario della Lega. Una protesta contro l’apertura del segretario azzurro alla riforma della legge di Cittadinanza, presentata sotto la forma dello Ius Italiae e fortemente avversata dal partito di Matteo Salvini. “Chi ancora nutrisse qualche dubbio sulla compattezza della maggioranza potrebbe ascoltare i cori con cui i giovani leghisti si sono esibiti sul prato di Pontida” ha sostenuto Osvaldo Napoli, portando l’attenzione su una presunta frattura all’interno della maggioranza.

L’esponente di Azione ha infatti posto l’accento sulla decisione dei leghisti dimandare Forza Italia a quel Paese” e di definire il segretario uno “scafista“, evidenziando la gravità del gesto in quanto compiuto da militanti di un partito che dovrebbe essere alleato a quello di Antonio Tajani. “Una maggioranza tanto compatta ha sicuramente tanta strada davanti a sé” ha criticato Osvaldo Napoli, in parte sconfessando il leitmotiv dei leader di partito, che ormai da mesi continuano a ripetere che la maggioranza è unita e coesa e che non vi sono crisi all’orizzonte.

Quando accaduto ieri a Pontida, quindi, sarebbe l’ennesimo piccolo screzio che non avrà ripercussioni sul governo Meloni e che in poco tempo verrà declassato e dimenticato. Lo stesso leader della Lega ha preso una dura posizione contro coloro che si sono esibiti sul prato di Pontida contro la proposta di Forza Italia: “Chiedo scusa a nome loro. Ogni alleato è un amico“. Parole che hanno immediatamente attirato la risposta di Tajani, che ha tentato di chiudere definitivamente la vicenda: “Grazie Matteo Salvini. Anche per me ogni alleato è un amico. La lealtà è il principio sul quale si regge la coalizione di centrodestra al governo d’Italia“.

Oggi, però, i cori di critica e di insulto contro il vicepremier forzista rimangono e permettono ad Osvaldo Napoli di evidenziare: “Che poi i giovani leghisti siano degli scemi, beh, così li chiama il loro segretario Salvini“.

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