Napoli (Azione): “Meloni a Bruxelles ha ceduto alla veemenza del suo carattere”

"Meloni non può pensare che il mondo sia il suo avversario e nemico dell'Italia" ha dichiarato il politico di Azione, commentando le mosse di Giorgia Meloni a Bruxelles

Redazione
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Giorgia Meloni ieri a Bruxelles ha deciso di astenersi nella votazione per la nomina di Ursula Von der Leyen a Presidente della Commissione Ue e di votare contro i nomi di Antonio Costa come presidente del Consiglio europeo e Kaja Kallas come Alto rappresentante degli Affari esteri. Il politico di Azione, Osvaldo Napoli, ha commentato tale decisione, ponendo l’attenzione sui motivi che potrebbero aver portato il premier a prendere questa posizione.

Comprendere l’irritazione della presidente Meloni non significa in alcun modo giustificare i suoi comportamenti al Consiglio europeo” ha sottolineato Napoli, per poi aggiungere: “Da europeista prima e da cittadino italiano dopo, dico che chi tifa contro Meloni in realtà tifa contro l’Italia e contro l’Europa“. Secondo l’esponente di Azione, però, il Presidente del Consiglio avrebbe confuso gli accordi per le cariche di vertice nell’Unione europea con il risultato elettorale in Italia e negli altri Paesi.

Questo perché “ai vertici dell’Unione vengono collocate figure non solo ‘di partito’ ma soprattutto di provato spirito europeista, sostenitori cioè di un rafforzamento delle istituzioni europee“. Secondo Napoli, Meloni potrebbe aver dimenticato ciò, confondendo quindi il suo ruolo di Presidente italiano con quello di presidente del gruppo dei conservatori europei.

Napoli: “Meloni non può pensare che il mondo sia il suo avversario

Osvaldo Napoli ha proseguito il suo commento, specificando che ieri Meloni avrebbe ceduto alla veemenza del suo carattere e parlato per conto dei conservatori“, ovvero un gruppo europeo in cui sono presenti in maggioranza forze opposte al rafforzamento dell’Unione europea. In questo modo, il premier avrebbe compiuto un “grave errore” a cui, secondo il politico di Azione, “bisogna porre rimedio nel tempo più breve se si vuole evitare che sull’Italia ricadano conseguenze intollerabili“.

Proprio su questo punto, però, ieri il premier, nel punto stampa allestito a Bruxelles, ha dichiarato di sperare che “per questa decisione l’Italia non venga punita“. Sulla questione è intervenuto anche il primo ministro olandese Mark Rutte, che ha spiegato che in questo genere di votazioni non è necessaria l’unanimità, per cui le decisioni di Meloni sono accettabili.

Napoli ha concluso il suo intervento sostenendo che “Meloni non può pensare che il mondo sia il suo avversario e nemico dell’Italia” e che dovrebbe “rilassarsi” e “provare a fare politica con una visione più ampia e disponibile” perché così “farà il bene dell’Italia“.

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