Musumeci e la piaga della siccità in Italia: “Non sono Superman, faccio quello che non è stato mai fatto”

Redazione
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Il cambiamento climatico resta un grave fenomeno che mina la quotidianità dei cittadini. Le conseguenze sono devastanti e la siccità sarà un problema che coinvolgerà il Paese per molti altri anni. Il ministro alla Protezione civile e alle Politiche del mare, Nello Musumeci, è intervenuto a Palermo per la seconda edizione del Forum Risorsa Mare 2024, piattaforma realizzata da The European House – Ambrosetti con il ministero per la Protezione civile e le Politiche del mare.

Nello Musumeci
Nello Musumeci spiega la gravità dello stato di emergenza in Lombardia

Non sono un Superman, ma ho realizzato ciò che non era stato fatto prima di me. Sono soddisfatto di aver lasciato alla Sicilia qualcosa in più rispetto a ciò che ho trovato. Ora toccherà ad altri governi e legislature affrontare il futuro, ma nessuno dovrebbe illudere che il problema della siccità si risolverà in due anni: sarebbe solo demagogia. È importante essere sinceri con i siciliani“. Ha dichiarato il ministro della Protezione Civile, Nello Musumeci.

Musumeci: il problema della siccità

Se si fosse pianificato 20-30 anni fa, oggi non affronteremmo il problema della siccità. In Italia, e quindi anche in Sicilia, è mancata una corretta pianificazione. Per trent’anni non è esistita un’autorità idrografica, è stata istituita durante il mio governo e da allora abbiamo avviato una programmazione”, ha aggiunto il ministro Musumeci. La Regione Siciliana, in collaborazione con lo Stato, sta pianificando interventi a breve, medio e lungo termine. La realizzazione delle infrastrutture idrauliche richiede dai 10 ai 15 anni. In Sicilia non si costruisce una diga da 40 anni e il prossimo anno la siccità interesserà seriamente anche altre regioni“, ha affermato.

Siccità
Siccità

Musumeci ha poi sottolineato il conferimento, da parte del governo Meloni, di maggiori poteri alla Regione Sicilia al commissione per la crisi idrica. Ciò è stato necessario per definire la pratica dei tre impianti che dovranno consentire una integrazione. “Abbiamo progettato il completamento della diga di Blufi, che servirà tre province: Palermo, Agrigento e Caltanissetta, e quello della diga di Pietrarossa, ferma da 30 anni. Questo porterà un incremento di 40 milioni di metri cubi d’acqua. È necessario anche intervenire immediatamente in zone come Enna, dove è stato nominato un commissario regionale, Cartabellotta, per gestire questa situazione di emergenza, gravissima, drammatica e inconcepibile“. Ha dichiarato il ministro della Protezione Civile a Palermo.

Musumeci afferma il sostegno ad una gradualità della polizza assicurativa contro le catastrofi. “Spendiamo di più per ricostruire che per prevenire, e io sostengo fermamente l’importanza della prevenzione nel territorio: così possiamo evitare morti, feriti e danni. Per raggiungere questo obiettivo, dovremmo adottare una polizza assicurativa contro le catastrofi, come avviene in altri Paesi. Dobbiamo stabilire dove applicarla, ad esempio nelle aree più a rischio. La mia proposta è che, inizialmente, sia facoltativa. Sarà poi chi verrà dopo, tra 10-15 anni, a decidere come procedere“, ha poi aggiunto.

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