Dl Milleproroghe, Ok del Cdm: annullate multe ai no-vax, cosa cambia con il decreto

Nello specifico il Milleproroghe, per quanto riguarda le multe ai no-vax nel periodo della pandemia, annulla le sanzioni già irrogate, estingue i giudizi pendenti ma non prevede il rimborso delle somme già pagate

Redazione
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Via libera al Milleproroghe, come annunciato dal Consiglio dei ministri che si è svolto nel pomeriggio di ieri, che ha quindi dato l’Ok al decreto che tradizionalmente ogni anno sposta i termini di norme e versamenti. Sono numerose le novità presenti all’interno del provvedimento, prima tra tutti la cancellazione delle multe ai no-vax. Si tratta della tassa del valore di 100 euro imposta a coloro che nel periodo dell’epidemia da Covid-19 hanno deciso di non sottoporsi all’obbligo vaccinale.

Nello specifico, oltre ad annullare le multe non pagate, il Milleproroghe annulla anche le sanzioni già irrogate, estingue i giudizi pendenti ma non prevede il rimborso delle somme già pagate. La norma, però, all’interno del testo appare sotto la forma di bozza, sottolineando come questa debba ancora essere sottoposta alla “valutazione del Mef“. L’annullamento è stato poi però confermato da fonti del governo.

Quest’anno Palazzo Chigi ha voluto specificare che il Milleproroghe è ben più snello di quelli realizzati negli anni precedenti. Le misure, però, spaziano di settore in settore, dalla Sanità, alla Pubblica amministrazione, passando per il turismo e la Giustizia. Nel testo è infatti contenuta la proroga dello scudo erariale, così come la deroga alle imprese che devono ancora assicurarsi contro le catastrofi e un rinvio di un anno per le aziende che devono stipulare contratti oltre i 12 mesi con causali meno rigide.

Le norme contenute nel Milleproroghe

Come già anticipato, all’interno del decreto Milleproroghe sono contenute numerose norme che nel corso dell’anno non hanno trovato spazio all’interno di altri decreti e che non hanno potuto costituire materia a parte, con un’approvazione o un annullamento ad hoc. Tra queste figura la proroga di quattro mesi dello scudo erariale, ovvero la possibilità per gli amministratori pubblici di essere esentati da responsabilità contabili in caso di colpa grave. Questo slitta, quindi, dal 31 dicembre 2024 al 30 aprile 2025, ottenendo un ulteriore rimando rispetto a quelli che susseguono ormai dal 2020. Lo scudo rappresenterebbe una misura introdotta in un periodo emergenziale, come quello della pandemia, che però ad oggi viene prorogata per rimediare alla cosiddetta “paura della firma“.

Inoltre, nel decreto viene anche deciso il passaggio di poteri sulla decisione dei Lep (Livelli essenziali delle prestazioni) per quanto riguarda la riforma dell’Autonomia differenziata, al fine di colmare il vuoto nato a seguito della sentenza della Corte costituzionale. L’attività istruttoria, fatto salvo il lavoro svolto dal Comitato per i Lep guidato da Sabino Cassese, passerà dal 5 dicembre fino alla fine del 2025 sotto il Dipartimento per gli Affari regionali diretto dal ministro Roberto Calderoli.

Autonomia, il ministro per gli Affari regionali Roberto Calderoli
Il ministro per gli Affari regionali Roberto Calderoli

L’assicurazione anti-catastrofi, fortemente temuta dalle imprese italiane, slitta invece dal 31 dicembre 2024 al 31 marzo 2025. Le aziende che invece devono stipulare contratti a termine superiori ai 12 mesi di durata potranno invece usufruire di questa possibilità fino al 31 dicembre 2025, così come potranno sfruttare fino alla stessa data il Fondo di garanzia per le Piccole e medie imprese. Per quanto riguarda il settore sanitario, il Milleproroghe prevede lo scudo erariale per i medici, ovvero la limitazione della responsabilità penale ai soli casi di dolo e colpa grave, fino al 31 dicembre 2025.

Il settore fiscale potrà invece godere di uno slittamento al 2026 dell’applicazione del nuovo regime di esenzione Iva per le operazioni realizzate da enti associativi, mentre per lo sport slitta di ben 12 mesi – fino al 31 dicembre 2025 – la costituzione di un organo consultivo negli atti costitutivi delle società sportive professionistiche.

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