Il Milleproroghe passa col brivido: tensione sulle concessioni balneari

Rob. Spar.
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In Senato passa il decreto legge che ora arriva alla Camera: Ciriani si rivolge alla Ragioneria che nega ripercussioni sulle casse pubbliche 

Passaggio col brivido per il Dl Milleproroghe. Arriva l’ok dal Senato anche se il ministero per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, ha dovuto chiedere un parere alla Ragioneria di Stato per capire se le deroghe alle concessioni balneari avrebbero costretto l’Italia a sborsare fondi pubblici per via delle sanzioni previste dall’Europa. 

L’ok al documento 

Il Senato mercoledì pomeriggio ha dato l’ok con 88 voti a favore, 63 contrari e 3 astensioni. Le fibrillazioni in aula sono arrivate al momento della presentazione di tre distinti emendamenti, che hanno consentito la proroga fino a dicembre 2024 delle attuali concessioni balneari, poi la proroga di cinque mesi, fino a luglio, per l’esercizio della delega sulla mappatura, delega che altrimenti sarebbe scaduta il 27 febbraio e la costituzione di un tavolo tecnico con le categorie. 

I dubbi e le perplessità 

Un quadro che ha messo in allarme le opposizioni e anche qualche membro della maggioranza. A tal punto che il ministro Ciriani ha chiesto la sospensione per approfondimenti. Pd, Azione-Italia Viva e M5S hanno spiegato che “le tensioni sarebbero state causate da dubbi espressi dalla Ragioneria, per le possibili ricadute negative sulla finanza pubblica”. Alla ripresa dei lavori lo stesso Ciriani ha fatto sapere l’intenzione del governo di andare avanti senza modificare il testo nella parte dei balneari e che, dopo i dovuti approfondimenti, non erano state riscontrati dubbi o pareri negativi della Ragioneria. Poco dopo è giunta una nota ufficiale del Mef che ha negato perplessità della Ragioneria. Uno scenario che potrebbe però riaprirsi al momento della discussione alla Camera. 

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