L’arrivo di un gruppo di migranti in Albania, composto da otto richiedenti asilo provenienti da Egitto e Bangladesh, ha sollevato preoccupazioni riguardo a una possibile situazione di vulnerabilità di uno di loro. I migranti sono sbarcati nella mattinata dell’8 novembre 2024, a bordo della nave Libra, nel porto di Shengjin, una località situata nel nord-ovest dell’Albania, destinazione di numerosi migranti che intraprendono il difficile cammino verso l’Europa.
Le informazioni sul caso di vulnerabilità provengono dalle associazioni del Tavolo Asilo e Immigrazione (Tai), che hanno avviato un monitoraggio diretto sul posto, accompagnati dal Gruppo di Contatto Parlamentare. Questi gruppi, da sempre impegnati nella difesa dei diritti dei migranti, sono intervenuti in Albania per verificare le condizioni di accoglienza e per seguire da vicino il trattamento riservato ai migranti durante la loro permanenza nel paese. “Se dovesse essere confermato un caso di vulnerabilità, il migrante sarà trasferito in una struttura più idonea a supportarlo“, ha dichiarato uno dei membri del Tavolo Asilo. “La nostra priorità è garantire che ogni individuo riceva il trattamento che merita secondo le leggi internazionali“, ha aggiunto un altro rappresentante.
Leggi Anche
Migranti, le parole di Salvini
In Italia, la questione dei migranti continua a essere al centro del dibattito politico. Recentemente, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha affrontato la sua vicenda giudiziaria legata al caso Open Arms, dicendo: “Conto di festeggiare il 18 novembre per il cambiamento in Emilia-Romagna, ma se mi condannano, non sarà un problema per me, ma per l’Italia.” Durante un incontro elettorale a Bologna, Salvini ha anche espresso preoccupazione riguardo alla gestione delle politiche migratorie: “Non possiamo essere l’unico paese europeo che non riesce ad espellere gli immigrati irregolari. Se qualche giudice smonta le leggi approvate dal Parlamento, che li ospiti a casa loro, in modo molto semplice.“
Secondo Salvini, il problema non riguarda tanto la politica, quanto l’interpretazione delle leggi da parte di alcuni giudici. “Se non possiamo espellere persone che non hanno diritto di rimanere nel nostro paese, allora rischiamo di diventare un rifugio per ogni tipo di criminale“, ha detto il ministro, facendo riferimento alla sua visione di come l’Italia dovrebbe affrontare l’immigrazione irregolare.
Nel frattempo, le associazioni italiane che operano sul fronte dell’immigrazione continuano a fare pressing per garantire che i diritti fondamentali dei migranti vengano rispettati, sia in Italia che nei paesi di transito come l’Albania. “Ogni migrante ha il diritto di essere trattato con dignità, indipendentemente dalle sue condizioni legali“, ha concluso uno degli attivisti del Tavolo Asilo. “Il nostro obiettivo non è solo monitorare, ma anche migliorare concretamente le condizioni di accoglienza.“
© Riproduzione riservata