Migranti, Piantedosi difende il governo: “Investiamo su accoglienza e rimpatri, non lasciamoci distrarre'”

Piantedosi ribadisce come il governo continuerà a lavorare per migliorare le condizioni di vita e integrazione di tutti coloro che vivono in Italia

Redazione
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Il governo italiano sta investendo in modo significativo nello sviluppo e nell’integrazione in Africa, grazie al piano Mattei e al processo di Roma, considerati modelli di cooperazione internazionale. Ogni anno, l’Italia destina circa 2 miliardi di euro a progetti di accoglienza e integrazione, rivolgendo il proprio impegno a circa 140.000 persone. In aggiunta, con 8 milioni di euro, ha collaborato con l’Unione Europea per sviluppare iniziative di rimpatrio volontario assistito da Paesi come Tunisia e Libia. Queste azioni, in sinergia con l’Organizzazione internazionale per le migrazioni, mirano a reinsediare migliaia di persone nei loro Paesi d’origine, offrendo loro alternative concrete ai viaggi migratori rischiosi e illusori.

Migranti: le parole di Piantedosi

Stiamo costruendo un ponte tra le opportunità e le sfide“, ha dichiarato il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, sottolineando che l’Italia non si limita a rispondere all’emergenza, ma sta cercando di affrontare le cause profonde delle migrazioni. “Ogni euro investito nella cooperazione è un passo verso un futuro migliore per chi è costretto a lasciare la propria terra”, ha aggiunto. Tuttavia, Piantedosi ha espresso preoccupazione per le critiche rivolte al Governo da parte di alcuni gruppi. “È singolare“, ha commentato su X, “che a muovere critiche siano coloro che, invece di dedicarsi a queste iniziative, investono risorse in attività di soccorso in mare. Queste operazioni, sebbene mosse da buone intenzioni, potrebbero essere sfruttate dai trafficanti di esseri umani, che mettono a rischio la vita delle persone”.

Il ministro ha quindi invitato a una riflessione sulle priorità della cooperazione. “Non possiamo ignorare l’importanza di affrontare il problema delle migrazioni in modo integrato e responsabile“, ha detto. Secondo lui, la strategia italiana deve includere non solo il soccorso immediato, ma anche la prevenzione e la gestione delle cause che spingono le persone a emigrare. “La nostra missione è quella di creare un futuro in cui nessuno debba rischiare la propria vita per cercare opportunità altrove“, ha concluso.

Migranti: l’approccio del governo

In un contesto complesso come quello attuale, le parole del ministro evidenziano la necessità di un approccio globale e sostenibile. “Dobbiamo investire nel dialogo e nella cooperazione”, ha affermato. “Il nostro impegno non si limita al soccorso, ma cerca di costruire un percorso di integrazione che rispetti la dignità di ogni persona“.

In questo quadro, Piantedosi ha sottolineato come l’Italia stia già contribuendo a creare progetti concreti di integrazione. “Abbiamo avviato diverse iniziative sul territorio che mirano a coinvolgere le comunità locali, creando opportunità di lavoro e formazione per chi è arrivato nel nostro Paese“. Questo approccio, secondo il ministro, non solo favorisce l’integrazione, ma arricchisce anche la società italiana. “La sfida è grande, ma siamo pronti ad affrontarla con determinazione“, ha dichiarato infine Piantedosi, lasciando intendere che il Governo continuerà a lavorare per migliorare le condizioni di vita e integrazione di tutti coloro che vivono in Italia. Concludendo, ha ribadito: “Lavoreremo affinché ogni individuo possa avere una possibilità e un futuro, senza essere costretto a scegliere vie pericolose“. Questo impegno, afferma, è alla base della missione del Governo italiano, che mira a costruire una società più giusta e inclusiva per tutti.

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