“È molto emozionante, sono qui con una donna fantastica, il primo ministro italiano, che preso d’assalto l’Europa“, sono queste le prime parole di Donald Trump, presidente eletto degli Usa, dopo la conclusione dell’incontro informale avvenuto con Giorgia Meloni la notte scorsa. Lo riporta il Wall Street Journal, che ha seguito con attenzione il vertice a sorpresa che ha preso alla sprovvista l’Italia e l’Europa. La straordinarietà della visita, avvenuta 15 giorni prima dell’insediamento ufficiale del presidente e quattro giorni prima dell’arrivo di Biden in Italia per un vertice ufficiale, ha dato adito alle teorie più disparate.
Al momento, però, l’ipotesi maggioritaria è che il caso Cecilia Sala abbia in qualche modo reso fondamentale questo incontro. Secondo il New York Times, infatti, Meloni avrebbe “spinto aggressivamente” sul tema Abedini-Sala, ma per ora non risulta chiaro quali siano state le discussioni in merito. Secondo quanto riporta la testata della Grande Mela, sembrerebbe che i due leader abbiano assistito alla proiezione straordinaria de “Il dilemma Eastman: fare giustizia o giustizia“, ovvero un documentario che ripercorre la storia dei ricorsi sul voto avvenuti a seguito dell’elezione del 2020, quella in cui il tycoon perse contro Joe Biden.
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Al vertice, oltre a Meloni e Trump, erano presenti il futuro segretario di Stato Marco Rubio e il futuro segretario al Tesoro Scott Bessent, così come l’ambasciatrice italiana in Usa, Mariangela Zappia. In alcune delle foto pubblicate dalla stampa americana, inoltre, figurano anche il prossimo consigliere per la sicurezza nazionale Mike Waltz e il futuro ambasciatore Usa in Italia Tilman Fertitta. Sembrerebbe, almeno da quanto appreso fino ad ora, che l’imprenditore Elon Musk fosse assente per motivi non specificati.
I post di Andrea Stroppa
Eppure, a far scoprire della visita a sorpresa di Giorgia Meloni era stato proprio Andrea Stroppa, braccio destro in Italia dell’imprenditore sudafricano. Mentre Giorgia Meloni si trovava in volo verso la Florida, per giungere a Mar-a-lago, il profilo X di Stroppa inizia a pubblicare messaggi ed immagini riferiti allo stretto rapporto tra il tycoon e il governo italiano. Ad ufficializzare in toto l’incontro è soprattutto un’immagine realizzata con l’intelligenza artificiale che raffigura Meloni, Trump e Musk, ma più defilato, l’uno al fianco dell’altro vestiti da antichi romani.
Visto il rapporto privilegiato che sussiste tra la premier e il tycoon, non è suonato di certo strano o surreale che il premier abbia deciso di prendere un volo per andare a trovare Trump. Ciò che fa riflettere è il fatto che a pochi giorni di distanza, Meloni possa dover assistere all’insediamento del presidente, visto l’invito ufficiale ricevuto qualche settimana fa. Un invito che non era ancora stato né declinato né accettato dal Presidente del Consiglio ma visti gli ultimi accadimenti diplomatici riguardanti Sala, i piani per il weekend potrebbero esser saltati.
Meloni da Trump, le tempistiche irrituali dell’incontro
Questo inizio anno si sta stagliando all’insegna degli Stati Uniti per Meloni, che infatti, la prossima settimana incontrerà a Roma anche Joe Biden. Quindi questa visita segreta nella residenza di Trump ha anche avuto la meglio su quella di commiato dell’uscente presidente americano, durante la quale verranno invece inevitabilmente affrontati il caso Sala e l’intreccio con la detenzione in Italia dell’iraniano Sul Mohammed Abedini-Najafabadi, arrestato a Malpensa.
Una tempistica irrituale, in quanto precede di pochi giorni l’entrata in carica di Trump che è attesa per il 20 gennaio. Questo stesso incontro, però, è stato a sua volta preceduto dalla visita a sorpresa di Meloni, che potrebbe anche essere percepita come un affronto. Per la premier, però evidentemente, ne vale la pena.
È possibile, quindi, che Roma voglia muoversi in anticipo per esporre alla prossima amministrazione americana le proprie richieste per arrivare a una rapida liberazione della reporter del Foglio e di Chora Media. Non è però escluso che l’occasione possa fornire ai due leader la possibilità di affrontare anche altri dossier intricati, come la questione dei dazi, la guerra in Ucraina, la crisi in Medio Oriente ed i rapporti tra gli Stati Uniti e l’Europa, oltre a quelli bilaterali con l’Italia. Si può solo che sperare, quindi, nel buon esito della missione segreta meloniana.
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