Meloni sferza la sinistra: “Spia dalla serratura, noi andiamo avanti”

La premier ha chiesto un maggiore supporto e collaborazione da parte dei suoi alleati, enfatizzando la necessità di unità per affrontare le sfide del presente e costruire un futuro migliore per l'Italia

Redazione
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In un’affollata iniziativa a Genova, Giorgia Meloni ha ribadito la determinazione del suo governo a proseguire con le riforme, nonostante le critiche e le polemiche da parte della sinistra. La premier ha utilizzato un’immagine forte per descrivere l’atteggiamento dell’opposizione, affermando che “la sinistra guarda dal buco della serratura”, sottolineando così una visione ristretta e limitata della realtà politica. Meloni ha esortato il suo governo a lavorare con impegno su questioni cruciali come il sistema giudiziario, l’autonomia regionale e altre riforme necessarie per il Paese.

Meloni ha sostenuto che una parte della magistratura è stanca delle correnti politicizzate che influenzano il sistema giudiziario e ha chiarito che il suo progetto di riforma non mira a un maggiore controllo politico sulla magistratura, ma piuttosto a eliminare l’influenza della politica stessa nel Consiglio superiore della magistratura (Csm). “Il Parlamento non eleggerà più una parte del Csm”, ha spiegato, evidenziando la volontà di rendere la magistratura meno suscettibile alle pressioni politiche.

Meloni: l’approccio del governo

In un clima di crescente tensione, in cui il governo si trova a fronteggiare le critiche per le recenti decisioni riguardanti il ministero della Cultura e le dimissioni del suo capo della segreteria, Meloni ha annunciato la sua intenzione di andare avanti senza esitazioni. “Lavorerò giorno e notte” per affrontare le sfide legate all’immigrazione e per superare ogni attacco politico, ha affermato con determinazione. L’approccio proattivo del governo, secondo Meloni, non è soggetto alle polemiche dell’opposizione.

La premier ha attaccato frontalmente il Partito Democratico, definendo il suo governo come “non supino”. Ha criticato la sinistra per le sue scelte politiche quando era al governo, sottolineando come le banche venissero salvate con i soldi dei contribuenti, mentre ora che sono all’opposizione si presentano come “Robin Hood”. Questa metafora, che evoca una narrativa di ingiustizia, serve a contrastare l’immagine di una sinistra che, secondo Meloni, si comporta in modo incoerente.

Sull’argomento della sanità, Meloni ha risposto alle critiche dell’opposizione dicendo che “altro che tagli, gli regaleremo una calcolatrice”, insinuando che il governo ha fatto scelte economiche ponderate e razionali, in netto contrasto con le accuse di tagli e impoverimento dei servizi. Difendendo la manovra economica, ha affermato che si tratta di una manovra di buon senso, che non spende risorse in iniziative inutili, ma piuttosto le dirige verso ambiti in cui sono realmente necessarie.

Il discorso di Meloni si è fatto più enfatico quando ha toccato il tema dell’occupazione. Ha rivendicato i risultati raggiunti dal governo, sostenendo che l’Italia ha il tasso di occupazione più alto dalla storicità unitaria e il tasso di disoccupazione più basso degli ultimi diciassette anni. “Abbiamo stravolto tutti i pronostici”, ha detto, confermando la convinzione che il governo stia seguendo la strada giusta per il futuro del Paese.

La coesione all’interno della coalizione di centrodestra è stata un altro punto centrale del suo intervento. Meloni ha elogiato Marco Bucci, candidato del centrodestra per la regione Liguria, e ha sottolineato l’importanza della compattezza tra le forze politiche alleate, come Forza Italia e Lega. Durante l’evento, altri leader della coalizione hanno ribadito il messaggio di unità, affermando che non ci saranno divisioni e che l’obiettivo è governare insieme in modo stabile e duraturo.

In un contesto di tensione, Meloni ha anche affrontato le manifestazioni di protesta presenti all’esterno dell’auditorium, promettendo di ascoltare le istanze dei manifestanti che chiedevano una corretta applicazione della direttiva Bolkestein. Questo gesto di apertura ha evidenziato la volontà del governo di mantenere un dialogo anche con chi manifesta dissenso.

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