Mes, scontro tra Schlein e Meloni: “Non è adatta a fare la premier”

Il tema del Mes ha scosso la politica interna. 'Un gioco delle tre carte', sono le parole della segretaria del Pd Elly Schlein contro la premier Giorgia Meloni

Redazione
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Il tema del Mes ha scosso la politica interna. ‘Un gioco delle tre carte‘, sono le parole della segretaria del Pd Elly Schlein contro la premier Giorgia Meloni. Una risposta dura, immediata alle provocazioni della presidente del Consiglio sulla questione del Meccanismo europeo di stabilità.

Meloni e Schlein: lo scontro

Il Mes? Ho letto delle interviste da parte di leader delle opposizioni che fanno sorridere. Forse Schlein non sa che chi lo vuole attivare può farlo, ma mi chiedo: siete stati al governo 4 anni perchè non lo avete ratificato?” afferma la premier durante la presentazione di un libro dell’agenzia Ansa.

Meloni incontra sindacati a Palazzo Chigi
Meloni incontra sindacati a Palazzo Chigi

Immediata la replica della Schlein che attacca: “È troppo occupata a difendere una manovra economica indifendibile e dimentica i fatti. Primo: quello di cui discute non è l’attivazione ma la ratifica del trattato che lo modifica. Secondo: 26 Paesi su 27 hanno già ratificato le modifiche. Sono Paesi governati da coalizioni di ogni colore politico. Terzo fatto: rimane solo l’Italia, perché la destra è prigioniera della sua propaganda ideologica“.

Schlein e Meloni
Schlein e Meloni

Per la segretaria dem governare significa assumersi responsabilità e ratificare le modifiche non significa chiederne l’attivazione, ma non impedire agli altri Paesi di accedervi. “Se non è in grado nemmeno di spiegare questa differenza, non è adatta al suo mestiere. Noi siamo comunque convinti che anche questa pantomima finirà e Giorgia Meloni si rimangerà anche questa promessa elettorale, come è finita per le accise sulla benzina, sui tagli alle pensioni e alla sanità” aggiunge.

Mes: cos’è e cosa cambia con la riforma

Il Meccanismo europeo di stabilità è un’istituzione europea di cui fanno parte i Paesi che adottano l’euro. Ogni Stato lo finanzia e può chiedere un prestito in caso si trovi in gravi difficoltà economiche. In funzione dal 2010, il Mes può esigere insieme alla Commissione europea e alla Banca Centrale europea, condizioni per erogare il prestito. La riforma che l’Italia deve ratificare rende leggermente più importante il ruolo del Mes nella gestione delle crisi, affiancandolo alla Commissione europea.

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