Meloni, scontro aperto con le opposizioni: “Ragazzi vi vedo nervosi”

Il dibattito alla Camera in vista del Consiglio europeo di oggi e domani diventa un’occasione di scambi infuocati, provocazioni e beffe tra schieramenti

Redazione
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Il dibattito tenutosi ieri alla Camera per definire la linea dell’Italia in vista del Consiglio europeo del 21 e 22 marzo ha visto momenti di forte polemica. La premier Giorgia Meloni ha scatenato l’ira dell’opposizione quando gli si è rivolta una una frase provocatoria: “Ragazzi, vi vedo nervosi“.

L’appellativo ragazzi non è piaciuto ai deputati dell’opposizione che hanno iniziato a protestare. La pronta replica della premier: “D’accordo, non vi chiamerò ragazzi ma giovani onorevoli, anzi solo onorevoli. È evidente che non vi sono particolarmente simpatica, ma noi romani ogni tanto lo diciamo ‘ragazzi’, vi chiedo scusa comunque“.

Meloni in scontro con Elly Schlein

Nella giornata di mercoledì 21 marzo, parlando alla Camera prima dell’appuntamento con il Consiglio Europeo, la premier Giorgia Meloni si è scambiata battute infiammate con i leader dell’opposizione. Un aperto scontro tra la premier Meloni e il capo delle opposizioni Elly Schlein era già stato inaugurato: “Quando va in Egitto pretenda da al-Sisi gli indirizzi dei 4 assassini che hanno ucciso un ricercatore italiano, un ricercatore europeo, questo dovrebbe chiedere ad al Sisi“, aveva detto la leader del Pd Elly Schlein, parlando in Aula alla Camera durante le dichiarazione di voto sulle risoluzioni dopo le comunicazioni della premier avvenuto nei giorni scorsi.

Giorgia Meloni ed Elly Schlein
Giorgia Meloni ed Elly Schlein

La leader delle opposizioni aveva poi rilanciato le accuse: “La premier è incoerente su tutto” ha affermato, leggendo un tweet di felicitazioni che Meloni scrisse a Putin durante la sua elezione nel 2018.

Meloni, in aperta polemica con Conte

Ma è con il leader del M5s Giuseppe Conte che lo scontro si fa più aspro e si sofferma su un fatto: martedì la premier aveva fatto l’ennesimo commento provocatorio sulla pochette del leader dei 5 Stelle e lui ha colto la palla al balzo: “La presidente Meloni viene in Parlamento a fare battute sulla mia pochette quando uno dei suoi senatori si è permesso di fare una battuta omofoba su Macron – Roberto Menia aveva definito il presidente francese femmineo e con pruriti muscolari – Ma cos’è la vostra politica estera, un copione comico? Lei è il premier o un capocomico? Siate seri. Il problema è la mia pochette o l’elmetto che lei mette in testa all’Italia“.

Giuseppe Conte e Giorgia Meloni
Giuseppe Conte e Giorgia Meloni

Lei oggi si presenta senza soluzioni, non vuole inviare le truppe in Ucraina, non vuole trattare con Putin, non vuole partecipare a un tavolo di pace, ha messo l’Italia in un vicolo cieco. Gli italiani non vogliono la terza guerra mondiale dove lei ci sta portando“, ha poi concluso, rivolvendosi sempre alla premier.

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