Il Segretario Generale della NATO, Mark Rutte, ha visitato Palazzo Chigi a Roma, dove è stato accolto dalla Presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni. L’incontro, che si è svolto in un clima di cordialità e cooperazione, ha offerto l’opportunità per entrambi i leader di rafforzare il legame tra l’Italia e l’Alleanza Atlantica, ribadendo l’importanza del ruolo strategico che il nostro Paese svolge all’interno della NATO.
In apertura, Giorgia Meloni ha espresso il suo piacere nel ricevere Rutte a Palazzo Chigi, salutandolo non solo come Segretario Generale della NATO, ma anche come amico personale. “È un piacere accogliere Mark nella sua nuova veste“, ha dichiarato la Premier, ricordando anche come il governo italiano sia fermamente impegnato a supportare il Segretario Generale nel suo nuovo incarico. A questo, ha aggiunto le sue congratulazioni e un caloroso “in bocca al lupo” per il suo lavoro alla guida della NATO.
Le parole della Meloni
L’Italia, ha sottolineato Meloni, è un membro fondamentale dell’Alleanza Atlantica. “Siamo leader per qualità e quantità della nostra partecipazione. L’Italia è il primo contributore alle missioni della NATO, sia in termini di risorse umane che finanziarie“, ha aggiunto. La Premier ha poi evidenziato la centralità del contributo italiano lungo il fianco orientale dell’Alleanza, nelle missioni in Iraq e Kosovo, e nel Mediterraneo, con particolare attenzione alla storicità dell’impegno italiano nei Balcani, una regione strategicamente cruciale. “Siamo impegnati in una serie di operazioni di grande valore per la sicurezza internazionale“, ha ribadito.
Durante il loro incontro, Meloni e Rutte hanno discusso anche delle sfide globali che la NATO si trova ad affrontare, a cominciare dalla crisi in Ucraina. La Presidente del Consiglio ha ricordato come l’Italia continui a sostenere attivamente l’Ucraina, con il supporto a missioni di difesa aerea e il coinvolgimento nella ricostruzione del Paese, attraverso iniziative come la “Ukraine Recovery Conference” che si terrà nel 2025 a Roma. L’Italia sta lavorando anche sulla mobilitazione dei beni congelati russi, un’iniziativa che è stata un grande successo della presidenza italiana del G7. La Premier ha sottolineato la determinazione dell’Italia nel mantenere un forte impegno per la difesa della sicurezza globale e della democrazia.
Un altro tema importante trattato è stato quello della difesa collettiva e della necessità di un impegno maggiore da parte dei membri della NATO nel raggiungimento dell’obiettivo di destinare il 2% del PIL alle spese per la difesa. Mark Rutte ha ribadito l’importanza di questo obiettivo, sottolineando come la NATO debba essere in grado di far fronte alle minacce provenienti da ogni direzione. “Tutti i Paesi devono raggiungere il 2% del PIL per la difesa“, ha affermato Rutte, ricordando che la NATO deve essere sempre più capace di evolversi per rispondere alle nuove sfide legate alla sicurezza, che spaziano dalla difesa tradizionale all’uso di tecnologie avanzate come l’intelligenza artificiale.
In questo contesto, la Presidenza italiana della NATO ha portato avanti l’adozione di un nuovo piano per il vicinato meridionale, volto a garantire una maggiore attenzione alle sfide provenienti dalle aree del Mediterraneo e dal Sahel. Meloni ha sottolineato che l’Italia è sempre stata impegnata su questo fronte e ha auspicato un continuo rafforzamento della cooperazione tra la NATO e l’Unione Europea, anche per lo sviluppo di un’industria della difesa europea che possa essere competitiva e complementare agli sforzi della NATO.
Le parole di Rutte
Il Segretario Generale ha poi lodato gli investimenti italiani nel settore della difesa, in particolare l’annuncio dell’Italia di un investimento di 8,2 miliardi di euro per lo sviluppo di nuovi carri armati e per il rinnovamento della strumentazione delle Forze armate. “L’Italia continua a essere un esempio di eccellenza in questo settore, e sono sicuro che i rappresentanti dell’industria della difesa italiana contribuiranno in modo decisivo agli obiettivi della NATO“, ha dichiarato Rutte.
Infine, i due leader hanno concordato sull’importanza di continuare a lavorare per la pace in Ucraina e di assicurare il necessario sostegno a Kiev, con Rutte che ha annunciato la creazione di un nuovo comando NATO per l’assistenza e la formazione militare all’Ucraina, il Nsatu (NATO Security Assistance and Training for Ukraine), che diventerà operativo nei prossimi mesi. La NATO, ha aggiunto Rutte, è sulla buona strada per raggiungere i 40 miliardi di euro di supporto militare per l’Ucraina nel 2024.
L’incontro di oggi ha messo in evidenza l’unità e la determinazione della NATO nel fronteggiare le sfide globali, con l’Italia che continua a giocare un ruolo da protagonista. La collaborazione tra l’Italia e la NATO rimane un elemento chiave per garantire la pace, la sicurezza e la stabilità nel mondo, con l’obiettivo di preservare i valori fondamentali di democrazia e libertà che hanno guidato l’Alleanza negli ultimi 75 anni.
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