Nell’Aula della Camera si sono tenute le comunicazioni del presidente del Consiglio Giorgia Meloni in vista del prossimo Consiglio Ue. Una partita ancora aperta, così definita dalla premier sul Patto di Stabilità ai banchi del governo.
Con lei erano presenti anche i ministri dell’Economia e degli Esteri, Giancarlo Giorgetti ed Antonio Tajani.
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Le parole della Meloni
“L’Italia sta partecipando attivamente al dibattito sulla definizione dell’agenda strategica da adottare il prossimo giugno, ovviamente non faremo mancare il nostro contributo e il focus italiano sarà concentrato sulle priorità: pensiamo che una Ue così ampia deva concentrare il suo lavoro sui grandi temi su cui gli Stati non possono competere da soli, lasciando agli Stati le questioni più prossime alla vita dei cittadini nel rispetto della sussidiarietà” afferma la Meloni in Aula.
Nella trattativa sul Patto di stabilità l’Italia ha avuto un approccio costruttivo e pragmatico, che consentisse finalmente di bilanciare l’elemento della solidità dei bilanci nazionali e sostenibilità dei loro debiti pubblici, con l’imprescindibile elemento della crescita e del sostegno agli investimenti. “Non possiamo non esprimere la soddisfazione per il fatto che, secondo l’ultima bozza di accordo sul Patto di stabilità la traiettoria di aggiustamento del rapporto deficit/Pil (attualmente prevista allo 0,5% annuo) dovrà tenere conto nel triennio 2025-2027 degli interessi maturati sul debito contratto per gli investimenti effettuati sulla doppia transizione verde, sulla transazione digitale e sulla difesa” aggiunge.
Meloni e Pnrr: “Risultati straordinari”
La Meloni poi continua sul Pnrr: “Grazie all’impegno del governo e del ministro Fitto abbiamo registrato risultati straordinari, sulla rimodulazione e l’attuazione del Pnrr, che oggi ci vengono riconosciuti. Non avrebbe senso continuare a definire politiche sempre più ambiziose e regole di bilancio che limitano gli investimenti necessari a realizzarli. Lavoriamo perché questo principio venga affermato stabilmente, non solo per gli anni della messa a terra dei Pnrr“.
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