“Abbiamo ancora fiducia in una soluzione positiva del caso“ sono le parole della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni sulla condanna a tre anni di carcere per Patrik Zaki in Egitto.
Meloni su Zaki: il lavoro del governo
La Meloni chiarisce come il caso Zaki per Palazzo Chigi è tutt’altro che chiuso e la condanna a tre anni dell’attivista laureatosi a Bologna non ferma il lavoro del governo per ottenerne il rilascio. Alla richiesta di intervenire sul Cairo, la premier ha risposto: “Abbiamo ancora fiducia in una soluzione positiva del caso. Il nostro impegno per una soluzione positiva del caso di Patrick Zaki non è mai cessato. E soprattutto, tale impegno continua e abbiamo ancora fiducia“.
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L’esecutivo targato Meloni infatti, ha sempre dialogato civilmente con Il Cairo, nella convinzione che non si possano rompere i ponti con un partner chiave nel Mediterraneo.
Caso Zaki: il punto dalla politica
Indignazione è la parola d’ordine seguita da sdegno. La politica ha italiana ha appreso la notizia della di Zaki in maniera unanime: il centrosinistra ha sollecitato il ministro Antonio Tajani a riferire alle Camere. “Una gravissima ingiustizia”, ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein, chiedendo al governo di interpellare le autorità egiziane. Una richiesta che viene condivisa da M5s, Verdi, Sinistra e Più Europa, che hanno puntato il dito contro un “accanimento senza precedenti” da parte di un regime che viola i diritti umani.
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