Meloni e Von der Leyen a Lampedusa: “L’Italia può contare sull’Ue”

Giorgia Meloni e Ursula Von der Leyen saranno insieme a Lampedusa. La missione non ha ancora una data certa, ma il "sì" di Ursula rappresenta per la premier il sogno di un cambiamento

Redazione
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Oggi Giorgia Meloni e Ursula Von der Leyen sono insieme a Lampedusa. Il “sì” di Ursula all’invito arrivato da Roma, rappresenta per Giorgia Meloni il sogno di un cambiamento. Oggi sull’isola anche il presidente della
Regione Siciliana, Renato Schifani e il dirigente Generale della Protezione civile regionale Salvo Cocina. Alla visita partecipa anche il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. 

Meloni, appena arrivata a Lampedusa, ha rassicurato un gruppo di isolani che manifestavano, sulla volontà del governo di aiutarli ad affrontare l’emergenza in corso: “Ce la stiamo mettendo tutta, come sempre io ci metto la faccia“. Da mettere in conto anche qualche moento di tensione. La protesta di alcune decine di cittadini, che hanno sbarrato la strada al convoglio di auto.

Dopo il breve colloquio tra Meloni e i cittadini, con annesse voci urlanti di sottofondo, con: “Brava Giorgia, brava!“, la delegazione si è quindi recata all’hotspot in contrada Imbriacola, per circa 10 minuti, prima di proseguire al molo Favaloro. Qui, dove ogni giorno sbarcano centinaia di migranti, il gruppo istituzionale si è soffermato davanti alle decine di barchini ormeggiati davanti alla banchina, il “cimitero dei barchini“, come viene chiamata questa distesa di imbarcazioni di legno o alluminio. Secondo il programma, al termine, alle 11.20 la presidente del Consiglio e von der Leyen terranno dichiarazioni congiunte all’aeroporto. 

La visita di von der Leyen non è solo solidarietà verso l’Italia (ANSA) – LAMPEDUSA, 17 SET – “Come avete visto la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha immediatamente accettato l’invito a venire qui per rendersi conto della situazione a Lampedusa. Non lo considero tanto un gesto di solidarietà verso l’Italia ma un gesto di responsabilità dell’Europa verso se stessa perché i confini dell’Italia sono i confini dell’Europa”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, dopo la visita a Lampedusa con la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen.

Conferenza stampa a Lampedusa: l’intervento della Von der Leyen

Dopo la Meloni ì, prende la parola la presidente della Commissione Ue, Ursula Von der Leyen: “Per me è molto importante essere qui oggi insieme alle autorità italiane. Quella dell’immigrazione illegale è una sfida europea che richiede una risposta europea.
Saremo noi a decidere chi arriva in Europa e non i trafficanti
“. La presidente presenta poi i dieci punti di azione per la risoluzione dell’immigrazione illegale e afferma: “L’Italia può contare sull’Ue“.

L’Ue deve potenziare i percorsi legali e corridoi umanitari per i migranti in modo da scoraggiare quella irregolare. Gli scafisti sono persone senza scrupoli che guadagnano miliardi e miliardi mettendo le persone sulle imbarcazioni con le bugie: li mettono a rischio solo per guadagnare soldi ma bisogna spiegare nei Paesi di origine che se si scelgono i trafficanti si perdono i soldi, se quello legale li accoglieremo” aggiunge.

Meloni in conferenza stampa: il nodo in Cdm

Nel Consiglio dei ministri di domani porteremo la norma per estendere al massimo consentito dalle regole europee il trattenimento ai fini del rimpatrio di chi arriva irregolarmente in Italia. E daremo mandato al Ministero della difesa di attivarsi immediatamente per realizzare le strutture necessarie” ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in conferenza stampa a Lampedusa.

Conferenza stampa a Lampedusa: le parole della Meloni

La Meloni è la prima a prendere la parola in conferenza stampa. “Continuo a dire che di fronte ai flussi non risolveremo mai il problema parlando di redistribuzione. L’unico modo di affrontare seriamente il problema è fermare le partenze illegali. Questo è quello che ci chiedono i cittadini ma anche i rifugiati. Qui è in gioco il futuro che l’Europa vuole darsi: il futuro dipende dalla capacità che Europa ha di affrontare le grandi sfide epocali, e quella delle migrazioni illegali è una di queste. Von der Leyen lo sa bene, l’ho sempre trovata collaborativa e questo è molto importante“.

Le parole della presidente del Consiglio sono chiare. “Se qualcuno pensasse che di fronte alla crisi globale in atto la questione si potesse chiudere così prenderebbe un abbaglio. Siamo a una portata tale di flussi che se non lavoriamo tutti insieme saranno investiti prima gli stati di frontiera e poi tutti gli altri. E’ un problema che coinvolge tutti e da tutti va affrontato e la presenza della von der Leyen è un segnale di consapevolezza. Servono soluzioni serie, complesse, durature e che tutti lavorino nella stessa direzione: non avrebbe senso che una parte si impegna per trovare soluzioni e un’altra parte che per ragioni ideologiche si impegna per smontarle” afferma. A questo la premier aggiunge: “Credo anche, e ne parleremo in settimana, che un maggiore coinvolgimento delle Nazioni Unite sia assolutamente necessario“.

La conferenza stampa a Lampedusa

Al via la conferenza stampa con la premier Giorgia Meloni e la presidente della Commissione Ue, Ursula Von der Leyen nell’aeroporto dell’isola.

L’emergenza migranti a Lampedusa

Il governo è nel vortice dell’emergenza migranti a Lampedusa, dove 12mila persone sono sbarcate solamente nell’ultima settimana. Un emergenza, che come un pendolo, oscilla tra la diplomazia e la preparazione di un nuovo pacchetto di norme sulla sicurezza, con annessa anche la stretta sull’immigrazione illegale. Ma è certo, a tratti lampante, che la strada più saggia sembra rimanere l’Europa.

E mentre il vicepremier Matteo Salvini incalza con la sua predica, lasciando leggere tra le righe che “l’invasione” di migranti sia stata studiata per mettere in difficoltà l’Italia (invocando anche l’utilizzo della marina militare), Giorgia Meloni continua a coinvolgere le istituzioni europee. Dopo un vertice con i ministri, la premier parte al contrattacco e chiama in soccorso Bruxelles.

Il messaggio della Meloni all’Ue

Con coda bassa e blazer bianco, Meloni assicura di non aver cambiato le sue idee rispetto alle promesse elettorali. È ancora certa che la linea del suo esecutivo “sia quella più giusta per risolvere il problema in modo strutturale“, ma “richiede tempo – specifica – specie se il lavoro viene ostacolato da interessi ideologici“.

Considerando che la pressione di sbarchi e migranti in Italia è diventata “insostenibile”, Meloni lancia forte l’allarme all’Europa: “L’Ue non può accogliere questo enorme flusso di persone che fuggono dall’Africa. Serve una missione Ue anche navale per stoppare i barconi in partenza. In assenza di una strategia che diventi azione – continua Meloni – la Commissione Ue lancia appelli ai Paesi dell’Unione. La portavoce Anitta Hipper assicura che l’Italia ha il supporto di Bruxelles e, dopo che Germania ha voltato le spalle all’Italia, chiedo a tutte le Nazioni maggiore solidarietà”.

Macron cambia rotta

A soli 2 giorni dall’annuncio di chiusura delle frontiere francesi, il presidente Macron cambia tono e sprona Bruxelles a proteggere meglio le sue frontiere. “Il dovere di tutti noi europei è non lasciare l’Italia sola”, afferma il leader francese. Anche la tensione con la Germania sembra allentarsi. Il governo tedesco spiega di aver sospeso l’accoglienza volontaria dei migranti per «mandare un segnale» all’Italia e assicura che lo scambio «con i nostri amici di Roma» riprenderà, sempre che il governo Meloni torni a rispettare il trattato di Dublino.

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