La premier Giorgia Meloni, al termine della sua missione a Washington: “L’Italia mette in primo piano gli interessi nazionali, pur considerando gli interessi nazionali degli altri paesi”. Mentre sui rapporti con la Cina: “Il mercato deve essere anche equo e bilanciato (per poter essere libero)”
Meloni a Washington: “Siamo un paese credibile e affidabile”
“Ciò che è evidente, è che questo governo, nonostante fosse stato anticipato da una propaganda falsa, che preannunciava una degenza disastrosa sul fronte dei rapporti internazionali, è affidabile, credibile, e mette in primo piano, con estrema fermezza e determinazione, il tema degli interessi nazionali, pur considerando gli interessi degli altri paesi”. Lo afferma la premier Giorgia Meloni, nell’ultima giornata a Washington, in un’intervista a Skytg24.
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Meloni a Washington: “In primo piano anche gli interessi degli altri, non solo quelli italiani”
“Salvaguardo gli interessi italiani, ma cercando anche di andare incontro agli interessi delle altre nazioni – sottolinea la Meloni, che prende come esempio la questione del Mediterraneo e dell’Africa: “questi temi riguardano la posizione dell’Occidente e non solo dell’Italia. I nostri alleati riconoscono che siamo credibili e seri”.
Meloni a Washington: i rapporti con la Cina
Sul fronte dei rapporti dell’Italia con la Cina, “il mercato per essere libero, deve necessariamente essere anche bilanciato, altrimenti rischiamo di distruggere le nostre imprese – spiega Meloni – che hanno degli standard più alti degli altri paesi, ma questo è una tema che va affrontato con, e non contro, la Cina”.
“Possono convivere l’amicizia con gli Usa e il dialogo con la Cina. Devono convivere. Fondamentale – afferma Meloni – nella politica estera è parlare con tutti i paesi salvaguardando i propri interessi, ed esternando con chiarezza cosa non funziona. Negli anni passati, ad esempio, c’era qualcosa di non funzionante nelle catene di approvvigionamento“.
Meloni e l’incontro con il centenario Kissinger
Meloni ha avuto anche un colloquio di due ore con l’ex segretario di stato Henry Kissinger, a Villa Firenze, nella residenza dell’ambasciatrice d’Italia a Washington, osservando come sia ancora “una delle menti più lucide” ( quest’anno ha compiuto 100 anni) ed è un “punto di riferimento della politica strategica e della diplomazia”.
Meloni e i timori riguardo l’intelligenza artificiale
“Non ci stiamo rendendo conto dei possibili rischi e conseguenze” – afferma la premier parlando di intelligenza artificiale. “Adesso c’è il rischio è di sostituire l’uomo con la tecnologia. Questo deve fare paura, perché l’impatto sul mondo del lavoro può essere terribile”.
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