Meloni ospite alla Casa Bianca, Biden: “A Kiev servono i fondi russi congelati”

Il Presidente Joe Biden ha ribadito a Giorgia Meloni come, affinché Kiev superi la guerra con la Russia, sia necessario scongelare i 300 miliardi di dollari derivanti dagli asset russi congelati. Il premier però temporeggia per evitare la spaccatura nell'Ue

Redazione
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Giorgia Meloni ha volato fino a Washington per incontrare il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden. Un incontro che rientra, come quello in Giappone, nel tour dei sette Stati che compongono il G7, di cui quest’anno la presidenza è italiana. Un ruolo complesso, soprattutto alla luce delle controversie geopolitiche che animano il globo da ormai due anni a questa parte.

Tanti i temi affrontati dai due leader che, a porte chiuse, hanno discusso di Africa, di Intelligenza artificiale, di cessate il fuoco a Gaza, di corridoi umanitari per i rifugiati palestinesi e soprattutto di Ucraina. Quest’ultimo è stato l’argomento più controverso ed allo stesso modo il più importante di questo secondo vertice tra il premier italiano e il presidente statunitense, che potrebbe creare non pochi problemi all’Italia. Sul tavolo sono aperte le trattative per gli aiuti a Kiev, finora troppo pochi secondo gli Stati Uniti, che temono la vittoria di Putin.

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Giorgia Meloni e Joe Biden alla Casa Bianca

La soluzione per il presidente Joe Biden è solo una: scongelare i fondi russi sequestrati, presenti sia sul suolo europeo che statunitense. Una mossa politicamente non di poco conto e molto poco ben definita a livello legale, che vede i vari Stati dell’Unione europea barricati su fronti opposti, tra chi crede che il loro utilizzo sia fondamentale e chi ritiene questa scelta un azzardo. Nel mezzo Giorgia Meloni, a capo del G7, che dovrà fare i conti con le conseguenze di qualsiasi scelta verrà presa.

Gli asset russi al centro del vertice tra Meloni e Biden

Kiev ha bisogno di aiuto e questi due terribili anni di guerra continuano a dimostrarlo. L’Ue fa fatica e gli aiuti degli Usa iniziano a non bastare più, anche a causa del blocco posto dai repubblicani sui 60 miliardi destinati all’Ucraina. In questo quadro di incertezza, l’ombra dei fondi russi sequestrati dall’Ue ha iniziato a farsi strada nelle menti di chi considera la vittoria di Putin un pericolo sempre maggiore per gli equilibri mondiali.

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Robert Zoellick, ex presidente della Banca mondiale

Gli asset russi congelati hanno un valore pari a 300 miliardi di dollari e potrebbero rivelarsi un aiuto fondamentale per Kiev. Il pericolo di una ritorsione russa però preoccupa i leader europei, che invece vorrebbero continuare a mantenere un profilo basso e non disturbare troppo il Presidente russo. Al di fuori dell’Ue, però, gli altri Paesi chiedono un maggiore sforzo da parte dell’Unione europea. “Gli amici dell’Ucraina devono mandare un segnale per dire che Mosca non può durare più a lungo di Kiev” ha dichiarato Robert Zoellick, ex presidente della Banca mondiale, per poi aggiungere: “È giustizia elegante farlo con gli asset stessi della Russia“.

A questo punto, però, non tutti sono convinti che dal punto di vista legale questa manovra si accettabile. L’ex segretario al Tesoro americano Larry Summers ha spiegato che la consegna dei fondi russi a Kiev rafforzerebbe il diritto internazionale, invece di indebolirlo e che esistono diverse vie per rendere questo passaggio perfettamente legale. Della stessa opinione sono anche molteplici esperti legali americani, inglesi, giapponesi e olandesi. Nel resto d’Europa, però, la paura resta e intanto la forza di Putin cresce di giorno in giorno.

Gli altri temi del vertice Meloni-Biden

Durante il colloquio i due leader hanno discusso della questione del continente africano, tema caro a Giorgia Meloni. “Non è un continente povero, al contrario ha importanti risorse umane e naturali ma è stata sfruttata con un approccio predatorio. Voglio invertire questo approccio insieme a voi” avrebbe dichiarato il premier italiano, annunciando poi: “Dobbiamo mettere fine alle migrazioni illegali e al traffico di esseri umani, che è divenuta l’attività finanziaria criminale più redditizia a livello globale e non possiamo accettarlo. Per questo arrivo qui oggi con la proposta di un’alleanza globale contro il traffico di esseri umani“.

Al centro delle discussioni anche la situazione più che disastrosa in Palestina, dove l’ipotesi di una tregua sembra sempre più lontana. Dopo aver chiarito la questione della gaffe di Biden, che ha confuso Palestina con Ucraina, i due leader si sono trovati d’accordo sulla necessità di maggiori interventi sul territorio. Giorgia Meloni ha confermato che per l’Italia la crisi umanitaria è la priorità numero uno” e Biden ha risposto annunciando l’ipotesi di un corridoio umanitario per via marittima e l’invio di nuovi aiuti umanitari a Gaza.

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