Meloni a Pechino: “La Cina è un interlocutore indispensabile”

Giorgia Meloni ha parlato alla stampa italiana dell'incontro avuto nella giornata di ieri con il presidente cinese e dei temi che sono stati trattati

Redazione
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La premier italiana Giorgia Meloni ha incontrato ieri il presidente cinese Xi Jinping e oggi ha parlato ai giornalisti dell’incontro in un punto stampa italiano a Pechino. Meloni ha raccontato di quanto la Cina possa avere un ruolo importante nelle vicende internazionali, quindi di quanto sia fondamentale mantenere un legame e un dialogo aperto e sincero.

“Con il presidente Xi Jinping il dibattito è stato ampio e chiaramente ha coinvolto anche tutte le materie dell’agenda internazionale, è stato un confronto franco, trasparente, rispettoso su tutte le materie sulle quali la Cina rimane un interlocutore indispensabile” ha dichiarato Meloni.

Giorgia Meloni e Xi Jinping
Giorgia Meloni e Xi Jinping

Meloni, sostegno Cina alla Russia

La presidente del Consiglio italiana ha dichiarato di aver affrontato con il presidente cinese il discorso della guerra in Ucraina, spronandolo a non sostenere la Russia: “Io penso che la Cina non abbia alcuna convenienza in questa fase a sostenere la capacità industriale russa, anche se come sappiamo non interviene direttamente, è evidente che questo crea una frizione perché lo abbiamo scritto in tutti i modi possibili e immaginabili e lo abbiamo ribadito e io spero che ci si renda conto che questa nazione può giocare veramente un ruolo dirimente”.

Inoltre è stato proprio Xi a dire che “la Cina lavora sempre per la convivenza pacifica tra i popoli, quindi Meloni ha dichiarato che “mi piacerebbe che si facessero dei passi in questo senso”

Meloni, preoccupazione per il Libano

Per quanto riguarda la guerra in Medioriente, invece, la premier è parsa molto preoccupata per quanto sta accadendo in Libano, “per il rischio di una escalation regionale, proprio mentre sembrava che ci potessero essere degli spiragli e anche questo è un elemento che va valutato”.

Meloni è in contatto con il ministro degli Esteri, con il governo e con gli alleati, “bisogna continuare a passare messaggi di moderazione in questa fase. La Cina sicuramente anche qui può essere un interlocutore molto importante visti i solidi rapporti che esistono con Teheran, con Riad. Sicuramente nel lavoro per la normalizzazione nei rapporti particolarmente tra Paesi Arabi e Israele, la Cina è un interlocutore molto importante”.  

Meloni e la Via delle Seta

La premier ha spiegato che il Piano d’azione siglato tra Italia e Cina è un modo alternativo alla Via della Seta per costruire i rapporti tra i due paesi. È stata sempre contraria infatti all’ingresso italiano nella Via della Seta, per questo ha preso questa decisione e ha siglato il nuovo piano.

“Noi eravamo l’unica nazione tra le grandi nazioni dell’Europa occidentale a far parte della Via della Seta, ma non eravamo la nazione che aveva il migliore interscambio con la Cina, tutt’altro. Ci sono altre nazioni dell’Europa, tra le principali nazioni europee, che hanno un volume di investimenti cinesi che è molto più alto. Ho sempre detto che si poteva uscire dalla Via della Seta e nello stesso momento ricostruire un rapporto di collaborazione più intensa con la Cina ed è esattamente quello che ho fatto ha spiegato la premier.

Meloni e i rapporti con l’Unione europea

Per ciò che concerne i rapporti tra Italia e Unione europea, Meloni assicura che non stanno peggiorando: “non ritengo che i rapporti con la Commissione europea stiano peggiorando. Io e la Commissione europea abbiamo discusso” del report sullo stato di diritto “e del resto la lettera che io ho inviato non è una risposta alla Commissione europea o a un momento di frizione con la Commissione europea, è una riflessione comune sulla strumentalizzazione che è stata fatta di un documento tecnico nel quale mi corre l’obbligo di ricordare che gli accenti critici non sono della Commissione Europea”.

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