Tajani: “Il cessate il fuoco in Medio Oriente è la cosa più importante”

Oltre al Medio Oriente, il ministro Tajani è preoccupato anche per la situazione in Ucraina. "Dobbiamo evitare qualsiasi errore che possa portare la crisi fuori controllo"

Redazione
4 Min di lettura

In queste ultime ore è raddoppiata la spinta al negoziato tra Israele e Hamas da parte dell’amministrazione del presidente americano Joe Biden e per il ministro degli Esteri, Antonio Tajaniil cessate il fuoco è la cosa più importante“. Così risponde in un’intervista rilasciata all’Avvenire sul conflitto in Medio Oriente.

Sono ore cruciali per la guerra che sta seminando terrore in tutta la striscia di Gaza. Sono oltre 80mila i morti che si contano dal 7 ottobre: “Speriamo che si facciano passi avanti verso la pace, ogni atto che va in quella direzione va bene. Io credo che a questo punto per noi sia inutile discutere di dettagli: Israele e Hamas devono accettare le condizioni, per passare da una fase di guerra aperta a quella di un negoziato per la ricostruzione. Bisogna ricostruire Gaza, aiutare la sua popolazione che ha subito violenze durissime. E bisogna ricostruire un percorso politico per riportare palestinesi e israeliani a confrontarsi sull’obiettivo di avere due Stati” ha affermato il leader azzurro.

Tajani: “Arrivare a Gaza con i corridoi umanitari”

Nel contempo l’Italia si sta muovendo insieme all’intera comunità internazionale per aiutare la popolazione civile: “Ho appena finito di presenziare alle operazioni di carico dei rifornimenti – cibo, kit sanitari, materiale igienico, tende ospedale – pronti per partire in aereo, via Brindisi, oppure via mare da Gioia Tauro, per arrivare a Gaza attraverso i corridoi umanitari. Un progetto italiano al quale partecipano Fao, Pam, Croce Rossa, Mezzaluna Rossa” ha chiarito Tajani all’Avvenire.

In questo contesto l’Iran ha fortemente sostenuto il ruolo degli houthi nel Mar Rosso. Di fatto, si tratta di una potenza che ha sempre scelto di impiegare la forza militare piuttosto che la collaborazione politica. Il ministro su questo afferma: “Noi vogliamo continuare a confrontarci con l’Iran, avvertendo però che – su dossier strategici come quello nucleare – la comunità internazionale avverte un’urgenza che Teheran di contro sembra voler sfidare di continuo“.

Tajani e Ucraina: “Evitare escalation della crisi”

Oltre al Medio Oriente, il ministro Tajani è preoccupato anche per la situazione in Ucraina. “Dobbiamo evitare qualsiasi errore che possa portare la crisi fuori controllo. E per questo l’Italia ha chiesto all’Ucraina di utilizzare all’interno del suo territorio gli strumenti militari che abbiamo fornito per la difesa di una nazione aggredita e invasa. In parallelo, però, dobbiamo continuare a fornire supporto politico e militare a Kiev afferma.

L’obiettivo che si è posto l’Italia è di fare in modo che Putin si renda conto che è importante avviare le negoziazioni: “una trattativa per mettere fine alla terribile strage di questa guerra incivile, selvaggia, anti europea“.

Europee, Tajani: “Andate tutti a votare”

Questo fine settimana ci saranno le elezioni per il Parlamento europeo e milioni di cittadini sono chiamati alle urne. L’augurio di Tajani è quello di andare a votare: “L’Europa è parte della nostra identità, noi siamo italiani ed europei: uno dei primi europeisti è stato Dante Alighieri. L’Europa è l’unico continente dove non c’è la pena di morte, è la culla della nostra identità, della nostra civiltà, è nata dalle radici cristiane e dalla cultura romana” ha affermato.

Il Partito popolare europeo continuerà a essere centrale nell’individuazione del prossimo presidente della Commissione. Nella scorsa legislatura indicò Weber, il cui nome saltò nello scontro con Timmermans e poi si optò per von der Leyen, che stavolta è stata indicata direttamente come spitzenkandidat. Vedremo, dopo il voto, se il suo nome supererà il vaglio di Consiglio e Parlamento. L’unica cosa certa è che il Ppe sarà decisivo” ha concluso.

© Riproduzione riservata

TAGGED:
Condividi questo Articolo