Mattarella consacra la sovranità dell’Ue: “Pace senza baratti”

Il presidente ha sottolineato che non si deve "svendere la sicurezza a detrimento dei diritti, l'assenza di conflitti aggressivi in cambio di sottomissione, l'ordine attraverso paura e repressione, la prosperità economica in cambio di sudditanza"

Redazione
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Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha tenuto un discorso celebrativo per la Festa della Repubblica italiana davanti al corpo diplomatico accreditato e riunito nel salone dei Corazzieri. Mattarella ha parlato di unità, coesione e solidarietà, parole chiavi che dovrebbero essere perseguite in tutta Europa, soprattutto in un periodo di instabilità e incertezza come quello che sta affrontando l’Ue.

Il Capo dello Stato non si è inserito specificamente nel discorso sulla rimozione del veto a Kiev sull’utilizzo delle armi Nato in territorio russo ma ha voluto comunque affrontare il tema della guerra e di tutte le conseguenze che essa porta con sé. Ha ricordato il grido di sofferenza dei popoli costretti a combattere un nemico e ha ricordato il ruolo fondante dell’Ue nei processi di pacificazione.

Mattarella ha poi ricordato come il voto alle prossime elezioni europee si rivelerà fondamentale per la costituzione di un nuovo Parlamento europeo, paragonando la scelta del prossimo 8 e 9 giugno a quella compiuta dagli italiani il 2 giugno 1946, quando “l’Italia sceglieva la Repubblica“. “Quel voto – ha sottolineato Mattarella – rappresentò per gli italiani una chiamata alla responsabilità. In quegli anni di speranze diffuse, le aspirazioni al benessere e al miglioramento della condizione personale, procedevano insieme alle conquiste democratiche e sociali“.

Mattarella: “La pace è la grande sfidata ma non può essere pagata con la sottomissione

Parlando di guerra, Sergio Mattarella ha voluto spostare l’attenzione sulla ricerca fondamentale della pace. Questa è la grande sfida che l’Europa deve perseguire, ma tenendo sempre presente i diritti e i doveri che la caratterizzano. Il Capo dello Stato ha mandato una sorta di monito, ricordando che nella ricerca di un accordo si può rischiare di cadere nella trappola di “baratti insidiosi“. Il presidente ha sottolineato che non si devesvendere la sicurezza a detrimento dei diritti, l’assenza di conflitti aggressivi in cambio di sottomissione, l’ordine attraverso paura e repressione, la prosperità economica in cambio di sudditanza“.

Un pericolo che deve essere evitato a tutti i costi per il bene dell’Unione, perché la spinta verso la ricerca della pace non deve superare i limiti che definiscono la nostra società. Anche in questo sta la difficoltà nel generare dal nulla coalizioni e soluzioni pacifiche. Oggi l’Unione europea si trova a combattere con nemici insidiosi, che non accettano il diritto internazionale e usano la forza verso i più deboli. Mattarella ha parlato di Russia, definendola la sola responsabile del conflitto perché “ha demolito l’architettura di sicurezza che ha garantito pace e stabilità al continente europeo e ha lanciato una nuova, angosciosa, corsa agli armamenti“.

Sergio Mattarella
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella

Mattarella ha quindi ribadito come Putin abbia “riportato la guerra nel cuore dell’Europa e scavato nuovamente un solco tra i Paesi del continente che sognavamo in pace e collaborazione, liberi e democratici da Lisbona a Vladivostok“. Inoltre, il Capo dello Stato ha evidenziato come Mosca abbia “demolito l’architettura di sicurezza che ha garantito pace e stabilità al continente europeo per lunghi decenni, sin dagli Accordi di Helsinki della metà degli anni settanta“.

Proprio per quanto riguarda il “grido di sofferenza che da tante parti nel mondo proviene“, Mattarella ha voluto sottolineare che “l’Italia, Paese fondatore dell’Unione Europea, convinta partecipe del rapporto transatlantico, dell’amicizia e dell’alleanza in cui questo si esprime, continuerà a impegnarsi – anche in qualità di Presidente di turno del Gruppo dei 7 – per la tutela – sempre, ovunque, per tutti – dei diritti fondamentali della persona, per la pace e il dialogo tra i popoli e gli Stati, per la giustizia e la solidarietà internazionale, per la lotta alla fame, alle malattie, al sottosviluppo, per la difesa dell’ambiente“.

Mattarella: “Bisogna avere il coraggio di porre termine ai massacri

Il presidente della Repubblica ha voluto affrontare anche la questione del conflitto in Medio Oriente. Mattarella ha parlato di una “brutale ed efferata aggressione terroristica ad opera di Hamas, con l’assassinio di tante persone innocenti“, che ha scatenato una “spirale di reazioni di spaventosa violenza che crea immani sofferenze e un numero sconvolgente di vittime tra la popolazione civile palestinese“.

Il Capo dello Stato ha quindi mostrato la sua approvazione per il piano proposto dal presidente americano Joe Biden, dichiarando che è necessario avere coraggio di “avviare subito un processo che ponga termine ai massacri e conduca finalmente a una pace stabile, con il pieno e reciproco riconoscimento dei due Stati di Israele e di Palestina, necessariamente in tempi ravvicinati affinché’ sia realmente possibile“. Mattarella ha quindi ribadito la necessità di “un immediato cessate il fuoco, un accesso umanitario incondizionato alla popolazione di Gaza e la liberazione degli ostaggi sequestrati nel corso del disumano attacco del 7 ottobre“.

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