Mattarella sul pluralismo: “Alimenta democrazia e libertà”

Le parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella al 70° anniversario dell'Unione Stampa Periodica Italiana

Red
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Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella ha inviato un messaggio al segretario generale USPI, Francesco Saverio Vetere in occasione del 70° anniversario della costituzione dell’Unione Stampa Periodica Italiana.

Mattarella riflette sul pluralismo

Mattarella incentra il suo discorso sull’importanza del pluralismo, il quale alimenta la vita democratica e la libertà degli italiani. L’anniversario – secondo il presidente della Repubblica – rappresenta un importante traguardo per una associazione alla quale aderiscono oltre mille testate edite da medie e piccole imprese e da enti e realtà no-profit.

Il messaggio di Mattarella è incentrato anche dalla Carta Costituzionale: questa garantisce il pluralismo che è arricchito dalla presenza di un grande numero di voci del tutto indipendenti che offrono ai cittadini la possibilità di soddisfare il diritto fondamentale di essere informati. Il Convegno per la celebrazione dell’anniversario della nascita dell’USPI – risalente al 1953 – rappresenta una buona occasione per affrontare la rinnovata fiducia per nuove sfide. Mattarella ricorda: “Il faro deve essere la corretta informazione basata sul rispetto reciproco e sulla affermazione dei diritti della persona e delle comunità, valori su cui si fonda la nostra convivenza civile”.

I compiti della Repubblica

Il Capo di Stato afferma – nel suo messaggio – come il compito della repubblica sia di sostenere le iniziative editoriali di impresa e accesso al mercato. In questo frangente, Mattarella si è rivolto direttamente ai giornalisti: “Testimoni e certificatori della corrispondenza tra i fatti e la loro rappresentazione, agli editori e ai soggetti chiamati a dare il massimo impegno nel dispiegamento dei principi sanciti nel nostro Patto fondativo, viene affidata una grande responsabilità”.

Mattarella inoltre, sostiene: L’autenticità dell’informazione è affidata, dalle leggi, alla professionalità e deontologia di ciascun giornalista. Sarebbe fuorviante e contraddittorio con le stesse disposizioni costituzionali immaginare che organismi terzi possano ricevere incarico di certificatori della liceità dei flussi informativi” ha dichiarato. Il presidente della Repubblica ha poi insistito: “In una stagione di rilevanti trasformazioni che mutano radicalmente il panorama delle fonti e pongono in discussione la loro affidabilità, questione opportunamente affrontata anche in sede di Unione Europea“.

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