Mattarella sul gender gap in ambito lavorativo: “Apporto donne imprescindibile per crescita paese”

Per Mattarella è fondamentale lavorare per ridurre al mimino il gender gap e qualsiasi ostacolo che possa disturbare la vita lavorativa delle donne

Redazione
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Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha voluto spendere delle parole in occasione del Tempo delle Donne, un evento promosso dal Corriere della Sera dedicato all’occupazione femminile. Nel messaggio, che è stato pubblicato sul quotidiano, il presidente sottolinea l’importanza del ruolo femminile nel mondo del lavoro e ricorda la pessima situazione attuale in Italia, in cui il gender gap è purtroppo ancora molto presente.

Le parole di Mattarella

Il presidente della Repubblica ha ricordato che il lavoro è ciò che porta avanti la crescita sociale ed economica di un paese e porta alla luce il problema ancora molto radicato in Italia del gender gap. Mattarella evidenzia che il ruolo delle donne in ambito lavorativo è un fattore fondamentale a cui non si può rinunciare per la crescita del paese. Infatti le statistiche dicono che tra occupazione femminile e maschile c’è un divario di quasi il 20% e per il presidente è necessario che venga fatto ogni sforzo possibile per ridurlo.

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella

Ricorda che “il lavoro è anche libertà, dignità e riscatto” quindi “nei rapporti di lavoro occorre rispettare i diritti di parità e di eguaglianza, previsti dalla nostra Costituzione”. Purtroppo però ancora oggi le donne devono affrontare ostacoli e disparità “per l’accesso, nella retribuzione, nella progressione di carriera, negli incarichi di vertice”, fino ad arrivare a vere e proprie discriminazioni che vanno da licenziamenti a forme di stalking e violenza. Per rispettare questi diritti è necessaria anche una “vigilanza ferma ed efficace”.

Un altro tema importante legato al gender gap nel mondo del lavoro è anche quello della conciliazione tra lavoro e cura della famiglia, in cui è palese che ci siano ostacoli che è necessario rimuovere. Mattarella fa notare che il lavoro non allontana le donne dalla maternità: “L’occupazione femminile è un fattore che sostiene in modo decisivo la famiglia e le nascite”. Per contrastare il calo demografico e venire incontro ai desideri delle delle giovani coppie è necessario impegnarsi “per una migliore gestione dei servizi, per la conciliazione dei tempi di lavoro, per una più forte cultura di sostegno della famiglia”.

Tempo delle Donne del Corriere della Sera

L’evento del quotidiano, in corso dal 12 settembre a Milano, ha raggiunto la sua 11esima edizione, ma si legge nella presentazione che in questo decennio non sono stati fatti abbastanza passi in avanti in ambito lavorativo per quanto riguarda l’occupazione femminile. Quindi l’obiettivo è “ripartire da lì, dal Lavoro, e trovarci raccogliere idee e azioni possibili a un incrocio dove si incontrano educazione, formazione, indipendenza economica in un nuovo equilibrio tra vita privata e professionale“.

Si parla del fatto che rispetto al meglio dell’Europa l’Italia perso punti dagli anni ‘80, soprattutto nell’ambito economico. Sono 3 i grandi gap da colmare per poter creare una situazione migliore. Il primo è il fatto che nel nostro paese lavora solo il 52% delle donne, percentuale che è cresciuta pochissimo rispetto alla chiusura del divario culturale ormai acquisita: le ragazze si diplomano o si laureano prima e meglio dei coetanei.

Il secondo punto riguarda il settore privato, in cui una donna viene pagata all’ora il 15,4% in meno rispetto a un uomo, con differenze più accentuate nei settori strategici. L’ultimo gap da colmare è quello delle posizioni di vertice, perché i dati dicono che su 100 dirigenti le donne sono soltanto 21. Ciò significa che in termini di carriera il divario resta enorme, nonostante la legge sulla rappresentanza di genere abbia imposto un allineamento nelle imprese quotate in Borsa.

Solo quando questi divari verranno colmati, il paese potrà giovare al meglio anche della piena collaborazione femminile, ponendo quindi le basi per un futuro di crescita e prosperità dell’Italia in campo economico, sociale e demografico. “In ogni luogo del mondo dove le donne lavorano di più – e guadagnano quanto corrisponde al loro impegno – la fiducia nel futuro si salda alla volontà di mettere e lasciare al mondo più figli”, si legge nella presentazione dell’evento. 

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