Incidenti sul lavoro, Mattarella fa il punto: “Impegno delle imprese sulla sicurezza”

L'iniziativa della 'Carta di Lorenzo' rappresenta un passo fondamentale per il miglioramento della cultura della sicurezza nel lavoro e per la protezione dei diritti dei giovani lavoratori

Redazione
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Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha espresso un forte sostegno alla sottoscrizione della ‘Carta di Lorenzo’ durante un’importante cerimonia svoltasi presso il Consiglio Generale di Confindustria. Questo documento rappresenta un passo significativo nell’impegno delle imprese italiane a garantire la sicurezza negli ambienti di lavoro, specialmente per gli studenti che partecipano a tirocini e percorsi di formazione aziendale.

Incidenti sul lavoro: il cordoglio di Mattarella

Mattarella ha evidenziato che la tragica morte di Lorenzo Parelli, avvenuta durante uno stage a Udine, ha messo in luce una problematica critica: la necessità di tutelare i giovani che si affacciano al mondo del lavoro. La sua vicenda ha infatti attirato l’attenzione dell’intera società italiana sui rischi e sulle sfide che i giovani devono affrontare nel loro percorso professionale.

In un messaggio indirizzato al presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, il Presidente ha dichiarato: “La sottoscrizione della ‘Carta di Lorenzo‘ è un atto che sottolinea l’impegno delle imprese verso la sicurezza sul lavoro”. Mattarella ha voluto esprimere il suo apprezzamento per l’iniziativa, sottolineando l’importanza di accorciare la distanza tra giovani e opportunità lavorative, ma facendo sempre riferimento al rispetto della dignità di ogni persona.

Il Capo dello Stato ha dedicato un pensiero ai genitori di Lorenzo e a tutte le persone che lo hanno conosciuto e amato, evidenziando il dolore causato dalla sua scomparsa. Ha affermato che tale impegno deve tradursi in una maggiore consapevolezza e responsabilità da parte delle imprese nel garantire un ambiente di lavoro sicuro e rispettoso per i giovani. La ‘Carta di Lorenzo’ è quindi vista non solo come un simbolo, ma come un vero e proprio manifesto di principi che devono guidare le pratiche lavorative nei contesti formativi.

L’importanza della formazione pratica è indiscutibile, ma deve essere accompagnata da garanzie concrete di sicurezza. Gli stage, infatti, rappresentano una fase cruciale per i giovani, poiché offrono loro l’opportunità di apprendere e di entrare in contatto con il mondo del lavoro. Tuttavia, senza adeguate misure di protezione, questi tirocini possono trasformarsi in esperienze rischiose, come tragicamente dimostrato dalla morte di Lorenzo.

Mattarella ha esortato tutti gli attori coinvolti — istituzioni, imprese e società civile — a collaborare per creare un ambiente di lavoro che non solo formi i giovani, ma li protegga. Il rispetto della dignità e dei diritti dei lavoratori, in particolare dei più giovani e vulnerabili, deve diventare una priorità per tutti.

Il messaggio di Mattarella è chiaro: la sicurezza sul lavoro non può essere considerata un optional. È essenziale che le aziende implementino pratiche che garantiscano non solo l’efficacia formativa, ma anche la protezione della salute e della sicurezza dei tirocinanti. La responsabilità sociale delle imprese deve estendersi oltre il profitto, includendo anche il benessere dei giovani che si stanno preparando per il futuro.

L’iniziativa della ‘Carta di Lorenzo’ rappresenta un passo fondamentale per il miglioramento della cultura della sicurezza nel lavoro e per la protezione dei diritti dei giovani lavoratori in Italia. Mattarella ha ribadito che questo impegno è un segno di progresso e speranza per le future generazioni, affinché possano entrare nel mondo del lavoro con fiducia e sicurezza.

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