Mattarella e “la pace giusta”: i punti del discorso di fine anno

Sarà un augurio di buon anno particolare quello del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella per il 2024

Redazione
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Sarà un augurio di buon anno particolare quello del presidente Sergio Mattarella per il 2024. Preparare il messaggio per le famiglie italiane non è di certo facile se si guarda al contesto in cui si sta chiudendo il 2023: tra inflazione, caro prezzi e la “guerra mondiale a pezzi”.

Chiudere l’anno con il pessimismo non andrebbe bene, ma nel suo nono discorso alla Nazione per Capodanno, Mattarella sceglie la verità. Non è un buon anno quello che stiamo per concludere su vari fronti, da quello economico a quello umanitario.

Il discorso di Mattarella

In piedi da una delle sale del Quirinale il Presidente invierà gli auguri ed esorterà gli italiani a guardare con fiducia al futuro. Il presidente della Repubblica ripercorrerà i dodici mesi passati e guarderà ai prossimi dodici avendo come bussola l’unità del Paese e lo spirito di solidarietà dei cittadini. “Guerra mondiale a pezzi“, come il Santo Padre anche il Presidente Mattarella così definisce la tragica situazione internazionale che insanguina il Pianeta. Per una questione di realismo, Mattarella non tralascerà questo discorso neanche domani, in diretta tv, parlando dello scontro iniziato quasi tre anni fa dalla Russia sul territorio dell’Ucraina, e quello in Medio Oriente dopo l’aggressione di Hamas a Israele e proseguito con gli attacchi israeliani su Gaza.

Sergio Mattarella
Sergio Mattarella

Si tratta di due crisi destabilizzanti che hanno richiamato un’età del caos. Il capo dello Stato, auspicherà ancora una volta una pace giusta per Kiev e la fine delle sofferenze dei civili in Medio Oriente. Nel suo discorso farà anche un nuovo richiamo alla diplomazia e al multilateralismo per la ricerca di una pace giusta, come già durante il discorso ai diplomatici italiani e stranieri.

Le elezioni europee sarà un altro argomento per il discorso di fine anno. Per Mattarella rappresentano un grande esercizio di democrazia, al quale spera che la politica italiana dimostri lucidità, giudizio e lungimiranza. Rivolgendosi al Paese, il Presidente dovrebbe tornare sulla necessità di contrastare la violenza alle donne. E con altrettanta urgenza sottolineerà l’esigenza per donne e giovani ad avere un lavoro dignitoso. Un messaggio che sarà anche di fiducia, dunque, rivolto ai milioni di italiani che dopodomani lo seguiranno dalle 20,30 a reti unificate in televisione.

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